Perché Volvo C30 va oltre la sicurezza

Piero Evangelisti

da Parigi

È probabilmente la più «nuova» auto esposta al Salone, la Volvo C30. E anche la più bella tra quelle di serie. Può sembrare strano per un costruttore come la casa scandinava, famosa per costruire vetture assolutamente sicure che nello stile e nella cura dell’estetica hanno sempre trovato critici severi. Questa volta sono proprio il design, e la tipologia dell’auto, a fare la differenza. Siamo infatti di fronte a una tre porte a quattro posti, con una lunghezza di appena 4,25 centimetri (pochi, rispetto alla tendenza a fare macchine sempre più grandi), larga quasi 1,80 e alta appena 1,43.
Sono dimensioni che giustificano un riuscito mix tra abitabilità, sicurezza e prestazioni, nelle quali gioca un ruolo decisivo il lunghissimo passo che supera i 2,6 metri. Stilisticamente vicina nel frontale alle sorelle S40 e V50, la C30 prende forza autonoma nelle fiancate e, soprattutto, nel bellissimo portellone in cristallo, che ci riporta alla coupé Volvo 480. Per il marchio svedese è una sfida ai costruttori che nel segmento C la fanno, da decenni, da padroni.
Il pubblico che sceglierà la C30 è giovane, single o coppie senza figli (ma la possibilità dell’ancoraggio Isofix resta costante per i seggiolini dei bambini), e scoprirà, quando la nuova Volvo debutterà anche in Italia a fine novembre, con una grande kermesse al Motor Show di Bologna, abitabilità e prestazioni (provandola, s’intende) che mai avevano immaginato su una Volvo. Elevatissima è infatti la modularità dei sedili posteriori, disassati, per offrire ai passeggeri posteriori la stessa visibilità di chi siede davanti.
Tanta, quasi scontata quando si parla di Volvo, la sicurezza, sia quella offerta dalla solidità costruttiva sia quella attiva, costituita, per esempio, dal Dstc, il controllo dinamico della trazione, di serie. A fornire l’adeguata potenza provvedono brillanti motori, a benzina e diesel, a quattro e cinque cilindri. Per i primi si va da cilindrate da 1.6 a 2.5 litri, con versioni aspirate oppure turbo, e potenze massime da 100 a 220cv. Più appetibili quelli a gasolio, con lo stesso frazionamento di cilindri, che hanno potenze da 109 a 180 cv, con coppie che offrono un vero piacere di guida in ogni situazione. Per la C30 non c’è ancora un listino ufficiale, ma è stato annunciato che la versione più economica non supererà i 21mila euro; 31mila quelli necessari per la versione più ricca della gamma.

All’Italia è stato assegnato il compito di tenere a battesimo l’auto in novembre, perché sarà proprio il nostro Paese il primo mercato per la C30, con 10mila unità previste per il 2007, tantissime, sulle 65mila totali previste in produzione nella fabbrica Volvo di Gent, in Belgio.

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