A incoronarlo «tenore» fu Luciano Pavarotti che lo indicò suo erede. Ha una voce limpida, morbida anche lassù, nellarea degli acuti raggiunti con la disinvoltura dellatleta dinoccolato. Rossiniano votato, nonché Conte dAlmaviva da manuale. Juan Diego Florez, di Lima, è il cantante di punta, dotato dintelligenza interpretativa e gestionale: «Non vado oltre le sessanta performance lanno», assicura. Domani, alle 20, Florez tiene un recital alla Scala dove tornerà nel 2010. In programma, il Mozart del Flauto magico e del Re Pastore, quindi pagine di Bellini, Rossini, Donizetti e due arie da Orphée et Eurydice di Gluck.
Proprio alla Scala, nel febbraio di un anno fa, esaudì le richieste del pubblico replicando unaria: non accadeva da 74 anni, e la notizia fece il giro del mondo fra le stizze di chi si irrigidì (infranto il rito scaligero!) per l'esplosione di tanta energia. A distanza di tempo, Florez confessa: «Non sapevo di questo tabù, in tutti i teatri chiedono di bissare quellaria, e io lo faccio. La Scala è il teatro dove ho lavorato di più in assoluto. Muti mi disse: Non si dimentichi che lei è nato qui».
È in carriera da 12 anni. Come è cambiato il suo approccio alla professione?
«Credo di essere migliorato da un punto di vista vocale e della recitazione. Così come vivo con naturalezza la vita del cantante. Talvolta ti svegli e non sai dove sei. Per fortuna mia moglie mi aiuta molto, specie nelle cose pratiche».
Il più grande sacrifico imposto dalla carriera?
«Stare lontano dalla famiglia. Solo quando canto alla Scala posso godermi casa mia, a Bergamo».
Soffre il mal di palcoscenico?
«Avverto il giusto grado di emozione. Certo, se mi presentassi senza unadeguata preparazione credo che sarei terrorizzato, ma non accade mai».
È da poco uscito un suo cd in omaggio al cantante Rubini, il grande tenore d'Ottocento...
«Rubini cantava un repertorio simile al mio, era un rossiniano. Mi ha catturato lidea di registrare arie che Bellini, Rossini e Donizetti composero pensando alla sua vocalità».
Quando la riavremo in Italia?
«In agosto a Pesaro in apertura del Rossini Opera Festival, nel 2009 a Bologna per i Puritani e alla Scala nel 2010».
Torna con regolarità a Lima?
«Quando posso, lo faccio volentieri. Fra marzo e aprile sarò impegnato in Rigoletto.
Juan Diego Flores
Teatro alla Scala
Domani ore 20
Prezzi da 5 a 29 euro
Informazioni: 02.72003744