Si è tolto la vita a 16 anni per debiti di gioco. È la sorte di uno studente di Carignano, provincia di Rovigo, che si è impiccato nella cantina di casa per l'incapacità di sopportare le conseguenze di un debito da 30mila euro accumulato giocando al Lotto all'insaputa dei familiari. Alla famiglia un biglietto con la scritta «Perdonatemi». Il sedicenne, che studiava all'istituto alberghiero, aiutava la sorella nella gestione della ricevitoria di famiglia, e qui nel corso dei mesi ha giocato segretamente al Lotto, senza versare in cassa il corrispettivo delle puntate. Accortasi dell'ammanco, la sorella ha pensato che si trattasse di una truffa telematica da denunciare. E a questo punto è uscita la verità. Uno choc per i genitori, che nonostante tutto, si erano impegnati a far fronte al debito.
Ma il ragazzo non ha retto alla vergogna e si è ucciso. Gli amici lo dipingono come un ragazzo con pochi amici, schivo, ma con molti interessi, come quello per gli oggetti antichi, o la passione per i coltelli con il manico in osso, che si costruiva da solo e collezionava.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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