Nei giorni successivi allincendio scoppiato allaltezza di ponte Nomentano, poco risalto è stato dato a un particolare dettaglio: i vigili del fuoco, nel corso dei soccorsi, hanno tratto in salvo cinque senzatetto che abitavano sotto la rampa, dove avevano allestito degli alloggi tuttaltro che improvvisati.
Quello dellabusivismo è un problema che si ripropone puntualmente lungo il corso dellAniene, raggiungendo i picchi più alti persino a due passi dal quartiere africano. Sotto le corsie del ponte delle Valli, circondato e un po protetto dalla tangenziale est e dai binari della ferrovia, sorge infatti un accampamento formato da numerose baracche, mimetizzate tra la vegetazione spontanea della zona e i solidi piloni che sostengono il cavalcavia. Ad abitarle sono soprattutto famiglie di rom, alcune delle quali sono lì da più di un anno.
A nulla sono serviti gli esposti e la raccolta di firme organizzate dai comitati di quartiere: nessuno è intervenuto. Gli sgomberi che ci sono stati, dopo il clamore degli ultimi giorni, non sono bastati ad allontanare lo zoccolo duro degli abusivi.
«Tornano sempre - commenta rassegnato Antonio, un vecchietto che abita a piazza Gondar - ogni giorno qui è la stessa storia». Una storia semplice da raccontare, divisa in capitoli fissi che oramai gli abitanti del quartiere e gli automobilisti di passaggio conoscono a memoria. Tutti i semafori sono letteralmente presidiati: più degli altri quello allincrocio tra viale Somalia e la circonvallazione Salaria, dove allo scattare del rosso sono addirittura in sei a dividersi il terreno in cerca di qualche euro. E non basta, perché anche i negozianti si lamentano. «Qui è un andirivieni continuo, un calvario - racconta Patrizia, titolare di una lavanderia - entrano, spesso con i neonati in braccio, toccano tutto e vogliono denaro». Ma cè di peggio: «Mi hanno derubata più di una volta - ammette ledicolante di piazza Gondar - mi hanno distratta chiedendo informazioni o attirandomi fuori, mentre un loro complice vuotava il cassetto dellincasso. Stanno tutto il giorno qua davanti, sporcano, si ubriacano e spesso si picchiano tra di loro. Danno persino da bere la birra ai cani».
Ogni cassonetto della zona viene ispezionato con cura, spesso con lausilio di bambini. Ed è meglio non protestare, per evitare reazioni violente. Anche nei giardinetti della vicina stazione Nomentana e nei sottopassaggi che portano ai binari il bivacco diurno è incessante.
Di notte, invece, si trasferiscono in massa nelle baracche sotto il ponte delle Valli e nelle gallerie della tangenziale Est, in un lento peregrinare pericolosissimo sia per loro che per gli automobilisti. Per raggiungere le abitazioni, spesso trascinando carrelli, grossi scatoloni o mobili recuperati nei dintorni, attraversano le corsie in punti dove le macchine sfrecciano ad altissima velocità, rischiando sistematicamente di essere travolti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.