Quando il fascino fa cedere al dovere. Così potremo riassumere la vicenda che ha come protagonista lautista di un carro attrezzi spagnolo arrivato nel basso Piemonte per lavoro e tornato a casa senza soldi e, soprattutto, senza il suo camion. La storia assomiglia molto a quella di un film americano, il fatto è che in questo caso, tutto è realmente accaduto e ha avuto come scenario lautostrada A26.
Il protagonista della storia è partito dalla Spagna per venire a recuperare lauto di un suo cliente in vacanza tra il Piemonte e la Liguria e rimasto in panne. Il viaggio è molto lungo, forse noioso, e la solitudine non deve piacere allautista che, bisognoso di compagnia dopo la sosta ad un autogrill, ha deciso di dare un passaggio a due autostoppiste.
Si tratta di due giovani e bellissime ragazze dellest Europa, ufficialmente in vacanza in Italia che attraversavano lo Stivale grazie ai passaggi «raccolti» da automobilisti maschi, desiderosi di una compagnia femminile per trascorrere qualche ora. Se non che le ore passate insieme alle ragazze sono diventate prima una notte e poi un altro giorno. Prima una sosta ad un ristorante, poi una serata in discoteca, luomo offre vitto e alloggio alle due giovani rimanendo senza soldi, neanche quelli necessari per fare carburante. Tanto che, dopo aver fatto il pieno di benzina ad un distributore dellovadese, viene costretto dal proprietario della pompa a restituire il carburante perché non ha i soldi per pagarlo. Sfortuna vuole che da quelle parti stesse passando anche una pattuglia della polizia che, allertata dal distributore, si ferma per rimuovere il carro attrezzi senza benzina che non poteva lasciare larea. Lautista alle forze dellordine appare subito poco lucido, tanto da convincerli ai controlli anti alcool e anti droga: luomo era ubriaco e aveva fatto anche uso di cocaina. Di conseguenza la polizia ha fatto scattare il blocco del mezzo e la sospensione della patente, oltre ad una serie di denunce penali.
Ma la vicenda sembra non aver insegnato nulla al camionista spagnolo che, invece di abbandonare le autostoppiste le porta in un albergo a trascorrere tre notti e qualche giorno di vacanza nella zona di Ovada.
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