Pericu non deciderà quale punta acquistare

Le istituzioni non interferiranno nella Fondazione

Caro Lussana, so bene che repetita stufant e che qualche lettore comincia ad essere in over-dose circa le diatribe sul Genoa. Tuttavia, la lunga lettera di Gianluca Fois impone alcune doverose precisazioni derivanti dalla sensazione che lo stesso non abbia assolutamente compreso lo scopo, la funzione, dello strumento giuridico del quale discetta.
Intanto mescola tutta una serie di argomenti, sui quali si può anche discutere, ma che con la Fondazione non hanno alcun rapporto.
a) calcio giovanile. Chi nega l'opportunità che le squadre di calcio professionistico (non solo il Genoa, evidentemente,) si dotino di opportuni vivai stimolando, quanto più è possibile, i giovani del loro territorio di competenza? Il Genoa, a quanto pare (vedi i buoni risultati in corso nei campionati minori, Baretti su tutti), lo sta facendo con l'ausilio tecnico di Torrente, Chiappino e dei loro collaboratori. Quanto a farli giocare in prima squadra, una squadra che vogliamo tutti presto in serie A, è tutt'altro paio di maniche, e comunque, dipende da valutazioni tecniche rimesse ai responsabili di settore, con l'accordo della dirigenza della Società, ma cosa c'entra, in questo discorso, la Fondazione?
b) invasione degli enti locali e della politica. La partecipazione, gratuita (cioè senza obbligo di contribuzione), di un rappresentante di ciascun ente territoriale, su circa quindici membri del Consiglio di Indirizzo, non potrà mai, dico mai attribuire al Sindaco, quale che sia, il diritto di interloquire sulla scelta di un centravanti e ciò non solo e non tanto perché è uno fra tanti, ma, soprattutto, perché non rientra nei compiti della Fondazione quello di gestire la Società (e, tanto meno, la squadra), anche se, ipotesi avveniristica, la stessa fosse titolare della maggioranza delle quote. La fondazione non sarà, mai, la Società Genoa 1893 spa.
Contrariamente a quanto affermato da Fois, la Fondazione non è un progetto vecchio. Il fatto che, come ho avuto già occasione di affermare, lo strumento giuridico sia ben noto e conosciuto ai giuristi ed ai pratici è un fatto tanto ovvio quanto irrilevante. Anche le varie forme di società sono ben note e conosciute. Quello che rileva è l'utilizzo in concreto. L'aver pensato di utilizzare la fondazione per realizzare gli scopi che si prefiggono i promotori è un evento del tutto innovativo nel mondo del calcio e volto, sicuramente, al futuro. Ma quegli scopi sono del tutto metacalcistici. Cioè attengono all'humus, alla cultura, alla storia, all'idea platonica di genoanità. Non certo alla singola squadra che di volta in volta deve scendere in campo, che deve vincere (ce lo auguriamo) i campionati, la decima stella e così via.

Questi saranno sempre obiettivi la cui realizzazione è rimessa alla società ed alla squadra. Caro Gianluca, tienti care le maglie sudate sui campi delle tue esperienze giovanili e non temere: non è dalla Fondazione che possono nascere i pericoli.

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