Perizia sul valore dei giocatori di Inter e Milan

Gian Piero Scevola

L’eterno dilemma se sia nato prima l’uovo o la gallina, rischia di essere soppiantato da uno più attuale: quanto vale un giocatore di calcio? A tentare di dare una risposta non sono i tanti esperti calciofili o gli addetti ai lavori, ma un pm di Milano, Carlo Nocerino (neppure lontano parente del numero 25 del Messina) che ha disposto una consulenza tecnica per stabilire, per quanto possibile, quale sia il valore venale, in euro ovviamente, di un calciatore. Che sia Del Piero o Shevchenko o Toni, piuttosto che un signor Rossi qualsiasi, poco importa: importante è stabilire da quale base si debba partire per decretare la valutazione per la compravendita di un giocatore.
L’incarico è stato affidato nell’ambito dell’indagine avviata la scorsa primavera a Milano, sui presunti falsi in bilancio nei conti di Milan e Inter. L’inchiesta sul cosiddetto «doping amministrativo» era stata iscritta, a Milano come in altre città, dopo l’esposto presentato dall’allora patron del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara.

Nel registro degli indagati, presso il tribunale del capoluogo lombardo, con l’accusa di falso in bilancio, erano stati iscritti, ma rigorosamente come atto dovuto in qualità di amministratori dei club rossonerazzurri, i nomi di Adriano Galliani (vicepresidente e amministratore delegato Milan), Mauro Gambaro (amministratore delegato e direttore generale Inter) e Rinaldo Ghelfi (ex ad, attuale vicepresidente Inter e storico amministratore dei beni della famiglia Moratti). A finire sotto la rete degli investigatori erano stati i bilanci delle due società milanesi negli anni che andavano dal 1999 al 2003. I risultati della perizia potrebbero arrivare entro due mesi.

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