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Perry entra nella top 10 Singh scalza Tiger e torna primo al mondo

Il giocatore del Kentucky passeggia a Fort Worth e sale al 9° posto. Il fijiano in cima per regolamento

Mario Camicia

Sul Tour americano possiamo parlare di «passeggiata» per il quarantaquattrenne Kenny Perry nel Bank of America Colonial. Il giocatore del Kentucky, andato al comando dopo le prime 36 buche, ha poi aumentato fino a 7 colpi il suo vantaggio dopo il terzo giro e per le ultime 18 buche non ha dovuto far altro che controllare il proprio gioco rimanendo calmo e tranquillo come è già nella sua indole. Così è stato, e l’ultimo giro ha finito per dar vita a un torneo nel torneo per la conquista del secondo posto. Perry, a briglie sciolte, ha chiuso in 69 colpi - uno sotto il par - per un totale di -19, mentre alla piazza d’onore, distaccato di 7 colpi, è terminato Billy Mayfair che, sfruttando gli errori degli avversari, ha colto il suo quarto «top ten» stagionale passando dal 15° al 9° posto e vincendo 604mila dollari. Alle sue spalle, distaccati di un colpo, Joe Durant, l’australiano Peter Lonard e David Toms.
Vijay Singh, intanto, torna numero 1 al mondo scalzando per l'ennesima volta Tiger Woods. Il fijiano riacciuffa la cima senza neanche partecipare al torneo di Fort Worth, prova Pga della settimana, cui peraltro è mancato anche Tiger Woods. Il ranking, infatti, prende in considerazione anche i risultati precedenti, con Woods che perde più punti di Singh.
Il trentottenne gallese Stephen Dodd dopo 11 anni da professionista e 166 tornei giocati era finalmente riuscito a vincere il suo primo titolo lo scorso novembre in occasione del China Volvo Open di Shangai, evento inaugurale della stagione 2005 del Tour europeo. Ci ha preso decisamente gusto il simpatico Dodd visto che, appena 8 mesi dopo quello cinese, ha fatto bingo anche al Nissan Irish Open che gli ha fruttato la bella somma di 333mila euro e la scalata alla quarta posizione nell’ordine di merito europeo. Il titolo irlandese quest’anno veniva assegnato su un percorso nuovo, quello del Carton House Golf Club nella contea di Kildare, disegnato da Colin Montgomerie. Un tracciato impegnativo e per nulla facile visto il punteggio finale di appena 9 colpi sotto il par siglato da Dodd e dall’inglese David Howell che per al seconda settimana consecutiva si è visto costretto a un play-off. Howell sembra ormai abbonato ai secondi posti e alle scottanti delusioni. La settimana scorsa si è visto eliminare, sempre in spareggio, da Thomas Bjorn nel British Masters e la storia si è ripetuta domenica scorsa in Irlanda. Dopo un ritardo di gioco di 90 minuti causa temporale che ha finito per mandare in tilt anche Nick Dougherty, leader per due colpi dopo le prime 54 buche, e dopo una frenetica e tardiva rimonta dell’argentino Angel Cabrera - quattro birdie sulle ultime 6 buche -, Dodd e Howell terminavano appaiati il torneo e tornavano sul par 5 della 18ª buca per lo spareggio. Stephen raggiungeva comodamente il green con drive e ferro tre e si assicurava poi il birdie per la sua seconda vittoria in carriera e nella stagione. Cabrera chiudeva distaccato di due colpi in terza posizione insieme a Dougherty. In quinta posizione appaiati l’australiano Nick O’Hern con l’irlandese Padraig Harrington e Lee Westwood, appena rientrati dal Tour americano.

Francesco Molinari, unico italiano ad aver passato il taglio, è terminato in 43ª posizione, precedendo giocatori di fama quali Eudardo Romero, Jan Woosnam e Miguel Angel Jimenez.

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