Il personaggio della settimana

Ferragni e quei troppi "fraintendimenti" sulla via del tramonto

"Non ne combinano una giusta", è il commento lapidario di Trussardi su Ferragni, che riassume il declino irreversibile di quella che fu l'influencer più amata del mondo

Ferragni e quei troppi "fraintendimenti" sulla via del tramonto

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Dopo settimane, mesi, di detti e non detti, di insinuazioni e di indiscrezioni, è giunta la notizia che Fedez e Chiara Ferragni si sono lasciati. "E chi se ne frega", è stata la giusta reazione di molti davanti alla rivelazione. Una reazione, per altro, condivisibile. Ma lei è attualmente un personaggio di spicco della cronaca giudiziaria italiana, più che un'influencer, pertanto è interessante (ma anche no, dirà qualcuno) capire in che modo la sua vita privata influenzerà il tutto da qui in avanti.

L'intervista, o meglio l'arringa difensiva, pubblicata sul Corriere della sera può già dare le prime informazioni su come gli avvocati della Ferragni intendano costruire la difesa. Dalla lettura dell'intervista quel che emerge è che l'Italia deve ringraziare Ferragni per il caso Balocco. Ebbene sì, grazie a lei il nostro Paese avrà finalmente una regolamentazione con il "ddl beneficenza". Sì, perché in quella conversazione con i due (due) giornalisti del Corriere, Ferragni afferma candidamente che "Se ci fosse stato prima, avremmo scritto sul cartiglio 'Chiara Ferragni e Balocco sostengono l’ospedale Regina Margherita con una donazione di 50 mila euro fatta da Balocco'. Nessuno avrebbe potuto dire niente e ci faceva onore comunque". Beata (finta) innocenza per l'influencer, che pretende di convincere i lettori del quotidiano di aver avuto una parte attiva nella donazione. Cerca di appuntarsi al petto la medaglietta della beneficenza per aver chiesto di inserire nel contratto l'obbligo (per Balocco) di versare 50mila euro a fronte di un cachet (per le sue aziende eh, mica per lei) di oltre 1milione di euro. Ma, d'altronde, come dicono i suoi avvocati, Ferragni ha fatto pubblicità gratuita all'ospedale.

Ed è straordinariamente spiazzante il candore con il quale dice ai giornalisti che, se il governo avesse fatto prima il ddl, loro avrebbero scritto il cartiglio in modo diverso, tanto le "faceva onore comunque". Un'altra persona avrebbe detto "avremmo comunque fatto del bene". Lei no: deve comunque mettere se stessa in primo piano, sopra tutto e tutti. Nessuno le ha detto che la beneficenza, ben prima del ddl, era regolamentata e che questa può essere definita una semplice specificazione sanzionatoria. Se non ci fossero state le norme, chiare e precise, lei oggi non sarebbe indagata dalla procura di Milano per truffa aggravata da minorata difesa.

L'intervista è un susseguirsi di imprecisioni, di unghie laccate che scivolano sugli specchi nel tentativo di dipingere l'immagine dell'ingenua influencer che voleva solo far del bene. Solo un "fraintendimento", dice Ferragni, e forse lo era anche il comunicato stampa del 2 novembre 2022, in cui si fa esplicito riferimento a una connessione esistente tra le vendite del pandoro, come scritto nero su bianco a pagina 6 del documento con il quale l'AgCm ha spiegato la sanzione. L'Antitrust, riporta pedissequamente il passaggio del comunicato stampa in cui si dice che le "vendite (del pandoro, ndr) serviranno a finanziare un percorso di ricerca promosso dall’Ospedale Regina Margherita di Torino". Anche questo è un fraintendimento?

E dev'essere stato un fraintendimento anche quello di domenica, quando il suo entourage ha dichiarato che Ferragni e Tomaso Trussardi "non si conoscono nemmeno, si sono incrociati soltanto una volta in occasione di un fashion show 5/6 anni fa". Un fraintendimento, però, subito chiarito dall'imprenditore della moda, che ha ricordato a tutti, tramite i suoi social, che conosce l'influencer "da quando era una semplice, ma talentuosa 'bloggherina'" che "ancora faticava ad essere invitata alle sfilate". E ricorda anche delle collaborazioni con la sorella, delle sfilate, e rivendica "un rapporto di stima e simpatia professionale". Ma è in chiusura che Tomaso Trussardi riassume perfettamente il momento nero di Chiara Ferragni.

O forse no, magari è solo il mondo che se ne accorge solo ora: "Non ne combinano una giusta".

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