I punti chiave
Dopo giorni di attacchi social sulla mancata partecipazione di Jannik Sinner alla prossima edizione di Coppa Davis, Bruno Vespa sembra aver un po' smorzato i toni pur rimanendo convinto delle proprie idee: è questo il risultato dell'intervista che "Le Iene" (che andrà in onda domenica 26 ottobre) hanno fatto al giornalista e conduttore televisivo in un confronto in cui gli è stato chiesto di motivare il suo livore verso l'altoatesino.
Cosa ha detto a "Le Iene"
"Ma sì, forza Sinner! Soltanto che dovrebbe giocare la Coppa Davis! Forza Sinner, per carità, sempre, io tifo per lui anche mio malgrado certe volte, perché… insomma, fa un bellissimo tennis, ma deve fare la Coppa Davis, questa non gliela perdono! Anche perché poi andrà a fare un'altra amichevole… Loro fanno tutti i tornei, fanno benissimo, guadagnano quello che vogliono, ma uno che non fa la Coppa Davis per prendersi una settimana in più di vacanza non lo perdonerò mai", ha detto a Stefano Corti che lo ha intervistato. Ricordiamo che nei giorni scorsi, a distanza di 72 ore, Vespa ha pubblicato due tweet in cui si domandava perché si dovrebbe tifare per Sinner e il fatto che ci possa "disaffezionare" da lui.
Il botta e risposta
Giustamente, Corti ricorda a Vespa che Sinner "ce le ha fatte vincere le ultime due Coppe Davis" ma Vespa non si smuove di un millimetro e replica così: "Eh, ho capito, poteva farci vincere anche la terza!". Corti, ben documentato, ha ricordato al giornalista che tra i giocatori top ten della classifica Atp "soltanto in tre hanno giocato più partite di Jannik, e sono tutti molto più grandi". A quel punto, il conduttore di "Porta a Porta" spiega tutto il suo attacamento alla nazione. "Non discuto, io ci avrei tenuto, e non sono il solo. Io sono un vecchio nazionalista, io ci tengo alla bandiera, a queste cose qua, all'inno nazionale… sono di un altro secolo! Comunque, forza Sinner! Io auguro il bene a tutti, figuriamoci se non lo auguro a lui!".
L'autografo di Sinner
L'inviato delle Iene, poi, gli fa notare che Alcaraz, tanto osannato da Vespa, ha giocato "meno della metà delle partite in Davis di Sinner" ma il giornalista tira avanti per la sua strada. "Perché per me si deve dare… Jannik o chi sarà un domani, un grande campione deve giocare la Davis. Forza Sinner, l'ho detto all'inizio, però non gliela perdono la Davis!", conclude. Alla fine del servizio una piccola sorpresa: durante il torneo di Vienna, Corti ha avvicinato Jannik Sinner all'ingresso dell'albergo per chiedergli un autografo "per un amico che non è potuto venire" e come sempre l'altoatesino è stato disponibile ma una persona del suo staff è intervenuta spiegando che non fosse possibile firmare autografi in albergo.
Corti, però, è riuscito a chiedere una dedica "a Bruno, con affetto...
Bruno Vespa", per poi aggiungere: "Ti vogliamo bene, il sentimento degli italiani non è quello delle polemiche". Sinner, da gran campione qual è, ha firmato la bandiera, scrivendo: "A Bruno, con affetto!".