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"È linciaggio". L'appello degli intellettuali francesi a difesa di Gerard Depardieu

L'appello è apparso su Le Figaro. In difesa dell'attore accusato di stupro una sessantina di artisti: da Carla Bruni a Charlotte Rampling

"Linciaggio contro di lui". L'appello degli intellettuali francesi in difesa di Gerard Depardieu

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"Linciaggio contro di lui". L'appello degli intellettuali francesi in difesa di Gerard Depardieu

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Un appello per Gérard Depardieu. È questo il messaggio che appare su Le Figaro, firmato da una sessantina di personalità del mondo della cultura francese: attori, cantanti e registi. In molti, infatti, hanno deciso di esprimere la loro vicinanza all’attore francese che dal 2020 è al centro della cronaca a causa delle accuse di stupro che pendono sulla sua persona. In particolare, i suoi supporter denunciano il “linciaggio” dell’attore naturalizzato russo. Tra questi, spiccano il regista Bertrand Blier, le attrici Nathalie Baye, Carole Bouquet e Charlotte Rampling, gli attori Jacques Weber, Pierre Richard e Gérard Darmon; e ancora, i cantanti Roberto Alagna, Carla Bruni, Arielle Dombasle e Jacques Dutronc.

L’appello per Gérard Depardieu

“Siamo artisti, scrittori e produttori cinematografici. È in questa veste che ci esprimiamo qui. Non vogliamo entrare in polemica e lasciare che la Giustizia faccia il suo lavoro”, inizia così l’appello per l’attore. Poi, prosegue: “Gérard Depardieu è probabilmente il più grande degli attori. L'ultimo mostro sacro del cinema. Non possiamo più restare in silenzio di fronte al linciaggio che si abbatte su di lui, di fronte al torrente di odio che si riversa sulla sua persona a dispetto di una presunzione di innocenza di cui avrebbe beneficiato, come tutti, se non fosse stato il gigante del cinema qual è”.

E ancora, si legge nel messaggio: “Quando attacchiamo Gérard Depardieu in questo modo, è l'arte che attacchiamo. Attraverso il suo genio di attore, Gérard Depardieu contribuisce all'influenza artistica del nostro Paese”. Poi, l’appello continua: “Desideriamo ricordare tutto il bene che quest'uomo ci ha fatto, durante tutta la sua vita. Sia a noi artisti, che a tanti spettatori... Lo diciamo dal profondo del cuore, non possiamo e non vogliamo fare a meno di lui”. Infine, la conclusione: “Qualunque cosa accada, nessuno potrà mai cancellare la traccia indelebile della sua opera che segna per sempre la nostra epoca. Il resto, tutto il resto, riguarda la giustizia, solo ed esclusivamente la giustizia”.

Le accuse di stupro

L’appello arriva nei giorni successivi alla messa in onda di un servizio sull’attore, nel programma Complément d'investigation di France 2, che ha scatenato una bufera mediatica. Nelle immagini, si vede un Depardieu che non si risparmia dal lasciarsi andare a commenti offensivi e misogini ai danni delle donne, con allusioni sessuali anche nei confronti di una bambina.

L’attore – che respinge tutte le accuse - è indagato dal 2020 per stupro ai danni dell'attrice Charlotte Arnould ed è stato accusato più di recente dall'attrice Hélène Darras, nell'ambito di una presunta aggressione sessuale perpetrata nel 2007.

Lo scorso 13 dicembre, l’attrice Emmanuelle Deveber, dopo aver accusato Depardieu di violenza sessuale sul set, si è suicidata gettandosi nella Senna.

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