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"Ammiro Depardieu, non ritiro la Legion d'onore". Macron sullo scandalo che ha travolto l'attore

La vicenda che coinvolge Gerard Depardieu, accusato di abusi e violenze sessuali da diverse donne, è finita in parlamento. Il ministro della Cultura chiede la revoca della Legion d'onore, ma il presidente Macron difende l'attore

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"Ammiro Depardieu, non ritiro la Legion d'onore". Macron sullo scandalo che ha travolto l'attore

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La vicenda che coinvolge Gerard Depardieu, accusato di abusi e violenze sessuali da diverse donne, è finita in parlamento. Rima Abdul Malak, ministro della Cultura francese, ha annunciato una procedura disciplinare nei confronti dell'attore, che potrebbe portare al ritiro della Legione d'Onore, che l'artista ricevette nel 1996. L'azione del ministro, però, non ha trovato l'appoggio del presidente Emmanuel Macron che su France 5, nel corso dell'ospitata nel programma "Cà Vous", ha bacchettato la Malak: "Il ministro della Cultura è andato un po' troppo oltre".

Gerard Depardieu, l'ultima accusa

L'ondata di fango che sta travolgendo Gerard Depardieu non accenna ad arrestarsi. Dopo la tragica morte dell'attrice Emmanuelle Debever, gettatasi nella Senna dopo la messa in onda del documentario scandalo su Depardieu, un'altra donna ha denunciato il divo francese. La giornalista spagnola Ruth Baza è la diciassettesima donna, che accusa il 75enne di violenza sessuale. Secondo il racconto fatto all'agenzia di stampa AFP, Baza - allora 23enne - intervistò Depardieu il 12 ottobre del 1995 a Parigi per la rivista spagnola Cinemania. Al termine dell'incontro, negli uffici della casa di produzione Roissy Films, Depardieu l'avrebbe baciata contro la sua volontà e l’avrebbe penetrata con le dita attraverso i vestiti. La giornalista ha inoltre spiegato di avere denunciato solo ora l'attore perché aveva rimosso inconsciamente la violenza, tornata a galla dopo la visione del documentario.

Malak - Macron, lo scontro su Depardieu

A seguito dell'ultima denuncia il ministro della Cultura francese, Rima Abdul Malak, ha avviato una procedura disciplinare per la revoca della Legione d'Onore, che Gerard Depardieu ricevette nel 1996. Ma il presidente Macron in diretta su Fance 5 ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di togliere l'onorificenza all'attore. "La Legione d'Onore non esiste per predicare la moralità. Non è sulla base di un reportage che togliamo la Legione d'Onore a un artista", ha tuonato nel corso dell'ospitata televisiva Macron, proseguendo: "Sono un grande ammiratore di Depardieu, è un grande attore. Genio della sua arte, ha fatto conoscere la Francia in tutto il mondo e rende orgogliosa la Francia".

"Non togliamo la Legion sulla base delle accuse"

Il presidente francese ha chiarito che Depardieu sarà giudicato nelle sedi opportune: "Sulla violenza contro le donne continuerò a lottare, ma voglio che sia fatto nell'ordine giusto. Odio la caccia all'uomo. Le procedure legali faranno il loro corso". Macron ha chiesto che sia rispettata la "presunzione di innocenza" di Depardieu e che la Legion d'onore sarà revocata qualora l'attore venga condannato. "Sennò, avremmo tolto l'onorificenza a molti artisti. Se ogni volta che qualcuno ti accusa delle peggiori cose tu, che hai un ruolo pubblico, non puoi più fare nulla, si respira un'aria di sospetto, non è più democrazia.

Non siamo più cittadini liberi", ha concluso il presidente francese.

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