Gwyneth Paltrow assolta: cosa è successo nell'assurdo processo

I giudici hanno assolto con formula piena l'attrice, che era stata citata in giudizio da un ottico in pensione. Prima di lasciare l'aula la Paltrow si è avvicinata al tavolo della controparte: "Ti auguro il meglio"

Gwyneth Paltrow assolta: cosa è successo nell'assurdo processo

Il processo a carico di Gwyneth Paltrow, che la vedeva imputata per avere causato un incidente sugli sci, nel quale un ottico in pensione era rimasto ferito, si è concluso con l'assoluzione dell'attrice. Per la giuria la diva di Hollywood non ha causato l'incidente avvenuto sulle montagne dello Utah nel 2016 e l'assoluzione è arrivata con formula piena.

Dopo otto giorni di udienze pubbliche, con tanto di giornalisti e televisioni presenti fuori e dentro al tribunale, e due ore e mezzo di camera di consiglio, i giudici del tribunale di Park City hanno giudicato innocente l'attrice, che si era dichiarata tale sin dalla citazione in giudizio da parte del 76enne Terry Sanderson, ottico in pensione, che accusava l'attrice di averlo investito e di non averlo soccorso su una pista da sci, chiedendole un risarcimento danni di 300mila dollari.

La sentenza

La giuria del terzo tribunale distrettuale giudiziario di Park City ha assolto Paltrow da ogni colpa per l'incidente che, secondo l'accusa, aveva lasciato Sanderson sulla pista da sci dove si erano scontrati con alcune costole rotte e una commozione cerebrale. La giuria ha attribuito la colpa dell'incidente all'ottico, che ora dovrà risarcire Gwyneth Paltrow per il danno subito a sua volta con la somma simbolica di un dollaro oltre alle spese giudiziarie.

Il processo

Il processo nello Utah è durato nove giorni e ha visto alternarsi sul banco degli imputati - oltre a Gwyneth Paltrow e al suo accusatore, Terry Sanderson - anche gli amici di quest'ultimo, che si trovavano in pista con lui, l'istruttore di sci dell'attrice, il marito della Paltrow, il produttore televisivo Brad Falchuk, e i due figli adolescenti avuti dall'ex marito Chris Martin, Apple e Moses. In aula il 76enne ha accusato la Paltrow di avergli stravolto la vita a causa dell'incidente: "Vivo un'altra vita da allora Da allora, le mie interazioni con la famiglia sono diventate difficili, qualcosa è cambiato nella mia natura e la comunicazione non è più fluida". Terry Sanderson ha poi accusato l'attrice di essere la causa scatenante di almeno tre momenti in cui non ha potuto prendere "le giuste decisioni mediche", cosa che ha definito insolito nella sua personalità. L'uomo accusava inoltre la Paltrow di avere sciato in maniera negligente e di avergli causato la rottura di quattro costole e "danni cerebrali permanenti".

Per contro la difesa della Paltrow ha sempre puntato sull'innocenza. L'attrice ha sempre raccontato di essere stata lei a finire travolta da Sanderson, che sui social - subito dopo l'incidente mentre veniva trasportato in ospedale - si faceva fotografare sorridente e felice. A convincere la giuria dell'innocenza della diva di Hollywood, oltre ad alcuni filmati, sarebbero stati i referti portati dall'avvocato della Paltrow in aula, nei quali si evinceva che Sanderson in ospedale, dopo la caduta, raccontò di avere avuto un ictus sei anni prima, il che spiegava le lesioni che apparivano sulla Tac fatta subito dopo lo scontro. Le lesioni cerebrali denunciate dall'ottico erano dunque precedenti. Una volta ricevuta la sentenza di assoluzione, la Paltrow si è alzata e prima di lasciare l’aula si è avvicinata al suo accusatore, dicendogli: “Ti auguro il meglio".

Il clamore mediatico

Il processo, che ha portato all'assoluzione piena di Gwyneth Paltrow, ha scatenato un insolito interesse da parte del popolo dei social network. Fotografi e giornalisti hanno documentato per giorni cosa accadeva nell'aula di tribunale e sul web l'attrice è finita al centro di controverse discussioni tra chi non ha mai dubitato della sua innocenza e chi, invece, sosteneva fosse colpevole.

Una risonanza mediatica alimentata dalla stessa attrice che, durante il procedimento, ha fatto alcune bizzarre dichiarazioni. Come quando, a chi le chiedeva quale fosse stata la prima conseguenza dell'incidente, lei ha risposto ineffabile: "Ho perso una giornata e mezzo sugli sci".

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