Incidente per Fiorello di fronte a casa: "Sono atterrato di faccia. Mi hanno soccorso alcuni operai"

Lo showman siciliano ha raccontato della brutta disavventura vissuta qualche settimana fa mentre rientrava a casa dopo un giro in bicicletta

Incidente per Fiorello di fronte a casa: "Sono atterrato di faccia. Mi hanno soccorso alcuni operai"
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"Ora non si vede nulla ma se voi aveste visto com'ero conciato!". Così Rosario Fiorello ha raccontato della brutta disavventura vissuta qualche settimana fa a Roma, mentre rientrava a casa dopo un giro in bicicletta. Ospite del Festival dello spettacolo, l'evento organizzato da Tv Sorrisi e Canzoni a Milano, lo showman siciliano ha svelato di essere stato vittima di una rovinosa caduta, che gli ha lasciato segni evidenti sul volto per diversi giorni.

L'incidente raccontato sul palco

Con la sua solita ironia Fiorello ha raccontato l'episodio con dovizia di particolari, in un monologo da vero showman. "Mi sveglio alle quattro e mezzo, mi preparo e dico: 'Adesso vado in bici'. A Roma, di mattina, è una delle cose più belle. Come se fosse 'La Grande Bellezza' dal vivo perché c'è silenzio, la gente dorme e pure i cinghiali dormono", ha scherzato Rosario, proseguendo nel suo racconto: "Pedalo, pedalo, passo dai Fori Imperiali e dal Colosseo, insomma una roba meravigliosa. Torno verso casa: sano. Sai, a Roma, tra sampietrini, tombini, può essere davvero pericoloso". A quel punto il comico siciliano ha svelato cosa è successo una volta arrivato a casa.

La caduta e i soccorsi

"C'è un primo cancello con una lunga discesa che porta al secondo cancello che si apre con un telecomando, ma per pigrizia non mi sono voluto fermare per prendere il telecomando", ha spiegato Fiorello, svelando cosa è accaduto: "Volevo fare il figo, armeggio nelle tasche ma quando ho visto che non avevo più tempo e il cancello era sempre più vicino ho detto: "Freno". Ma l'unica mano libera per frenare era la sinistra, che governa il freno davanti". La bici si è bloccata bruscamente e Rosario è volato letteralmente via: "Io parto e atterro di faccia, di faccia per terra. E sento: "Li mortacci...Fiorè che ca...o fai!"". Subito dopo la caduta a soccorrerlo sono intervenuti alcuni operai che si trovavano a pochi metri di distanza e il racconto si è fatto ancora più esilarante: "Mi tirano sù, guardo l'operaio - non sentivo dolore - ma gli chiedo: 'Cosa c'ho? Cosa c'ho?'.

Lui mi guarda e invece di rassicurarmi mi dice in romanesco: 'Ammazza Fiorè te sei rovinato'". A quel punto Rosario ha mostrato al pubblico la foto del suo volto tumefatto, un'immagine scattata poche ore dopo l'incidente per documentare la sua rovinosa caduta.

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