
Il "caso Raoul Bova" è finito sul tavolo della procura di Roma, che ora indaga per tentata estorsione ai danni dell'attore. Il nodo sono i messaggi privati dell'attore, inviati alla modella Martina Ceretti, che sono stati diffusi sul web e preceduti da un messaggio anonimo inviato allo stesso Bova, in cui veniva messo a conoscenza del fatto che le sue conversazioni private sarebbero state diffuse. Nel messaggio non c'erano richieste esplicite di denaro per bloccare l'uscita dei messaggi privati ma gli veniva riferito che se quelle conversazioni private fossero uscite lo avrebbero danneggiato.
Il numero da cui viene inviato "l'alert" è sconosciuto, Bova non lo conosce e non risponde. Qualche giorno dopo, quei messaggi sono diventati di dominio pubblico con la diffusione mediante web lo scorso 21 luglio. Ci sono messaggi testuali e vocali dell'attore verso Ceretti tra cui quello poi diventato virale sui social: "Buongiorno essere speciale dal sorriso meraviglioso...". Il contenuto dei messaggi è quello tipico di due persone che provano un reciproco affetto e attrazione, l'attore la invita a vedersi per un caffè o "qualcosa di bello".
Tuttavia, qualcuno ha deciso che quegli scambi dovevano diventare pubblici e ora la polizia postale ha ricevuto l'incarico di indagare su quale sia stata la filiera che ha portato alla pubblicazione. Il numero di telefono dal quale è partito il messaggio che informava l'attore della diffusione è stato associato, perché era sconosciuto all'attore ma non anonimo. Il fascicolo aperto dalla procura di Roma è contro anonimi, non ci sono indagati perché pare che il soggetto intestatario del numero fosse un prestanome, tuttavia non è esclusa nemmeno l'ipotesi della ricettazione, oltre quella della tentata estorsione, che si potrebbe configurare se chi li ha diffusi era a conoscenza dell'origine illecita.
L'avvocato dell'attore ha fatto sapere "Raoul e Rocio, che non hanno mai contratto matrimonio, sono separati di fatto da molto tempo e si alternano nell'accudimento e nella cura delle due figlie".
L'attrice, però, ha smentito il fatto che ci fosse una separazione in atto ma questo non ha influenza sul fascicolo aperto dalla procura di Roma ma solo sulle dinamiche personali delle parti coinvolte. L'obiettivo di chi indaga al momento è individuare chi abbia mandato il messaggio a Raoul Bova e chi abbia consegnato le conversazioni tra l'attore e Ceretti a chi, poi, le ha materialmente pubblicate.