Nefertiti, la misteriosa fine della Grande Sposa Reale di Akhenaton

Da anni gli studiosi cercano di capire quale sia stato il destino della regina Nefertiti, apparentemente scomparsa nel nulla negli ultimi anni di regno del faraone Akhenaton e dove sia la sua mummia

Nefertiti, la misteriosa fine della Grande Sposa Reale di Akhenaton

“La bella è giunta”, questo è il significato del nome della Grande Sposa Reale di Akhenaton (Amenhotep IV, XVIII dinastia), ovvero Nefertiti (1370 a.C. circa-1330 a.C. circa). La coppia fu protagonista di una vera e propria rivoluzione religiosa e culturale nell’Antico Egitto. Un cambiamento che sarebbe rimasto nella memoria storica, ma di fatto sarebbe durato per pochi anni, dissolvendosi alla morte del faraone. Della vita di Nefertiti non sappiamo molto. Tutte le informazioni sono legate al suo ruolo a corte. Persino la sua fine ci è ignota. Semplicemente il nome della Regina scomparve dalle iscrizioni. Nessuno conosce il motivo di questa apparente assenza. L’incertezza, dovuta anche all’impossibilità di identificare la mummia di Nefertiti, ha favorito la formulazione di diverse ipotesi.

Non proprio un monoteismo

La storia di Nefertiti è indissolubilmente legata a quella di Akhenaton (1375 circa-1333 circa). Nei suoi 17 anni di regno il faraone, infatti, compì una rivoluzione tanto eclatante quanto effimera, sostituendo il culto del dio Amon-Ra con quello dedicato al dio Aton (cosa che non piacque affatto ai sacerdoti di Amon). Proprio per tagliare i legami con il passato e inaugurare una nuova era per l’Egitto, il faraone spostò la capitale del regno da Tebe, dove era venerato Amon-Ra, alla nuova città che aveva fatto costruire tra il quinto e il sesto anno del suo dominio, ovvero Akhetaton (“orizzonte di Aton”, nell’attuale Amarna, a 275 chilometri da Tebe). Cambiò anche il suo nome da Amenhotep IV (che significa “Amon è soddisfatto”) ad Akhetaton (“colui che giova ad Aton”).

Il faraone Akhenaton, che probabilmente aveva una personalità eclettica ma anche riflessiva, si definì unico sacerdote di Aton (altro sgarbo che i sacerdoti di Amon non perdonarono), creando un legame esclusivo con la divinità. Tuttavia non possiamo parlare di monoteismo. Sarebbe più corretto definire questa nuova religione con il termine “enoteismo”, poiché vi è la preminenza, non l’unicità, di Aton sugli altri dei del pantheon egizio.

Nefertiti sarebbe stata protagonista delle innovazioni di Akhenaton. Gli avrebbe dato almeno sei figli ad Akhenaton, ma non sembra affatto che il suo ruolo sia stato quello di semplice compagna e grande Sposa Reale. Alcune iscrizioni mostrano la Regina nell’atto di colpire i nemici, una posa di solito prerogativa del faraone. Ciò ha fatto pensare che lo status di Nefertiti fosse stato quasi equiparato a quello di Akhenaton. Colpiscono anche le raffigurazioni della coppia in atteggiamento affettuoso (persino mentre si baciano), una delle novità della riforma artistica risalente al periodo amarniano. Il tempo di questa specie di utopia, però, era destinato a finire presto.

L’enigma Nefertiti

L’anno 12 del regno di Akhenaton segnò uno spartiacque nella vita di Nefertiti e forse dello stesso faraone. Da quel momento, infatti, come spiega Nicolas Grimal nel suo libro “Storia dell’Antico Egitto”, fu Meritaten, figlia della coppia reale, a comparire nelle cerimonie ufficiali accanto al padre. Così ha inizio l’enigma Nefertiti. Impossibile dire con certezza cosa sia accaduto alla Grande Sposa Reale. Anzi, per essere più precisi bisogna dire che gli ultimi anni di vita di Akhenaton e la fase successiva, dalla sua morte all’epoca di Tutankhamon, rappresentano uno dei periodi più enigmatici e lacunosi nella storia dell’Antico Egitto. Le ricostruzioni cronologiche degli eventi sono più che altro supposizioni su cui gli studiosi ancora discutono.

A proposito di Nefertiti Grimal ipotizza che la sovrana sia rimasta ad Akhetaton fino alla morte, ma con un ruolo secondario, forse addirittura marginale rispetto alla vita di corte. Rimane comunque oscuro il motivo di questa presunta esclusione, che non è affatto detto sia stata una caduta in disgrazia. Secondo altre ipotesi, invece, Nefertiti sarebbe morta nel 14° anno di regno di Akhenaton. Ma c’è anche chi sostiene che la Regina sarebbe sopravvissuta al marito e avrebbe visto i primi tre anni di regno di Tutankhamon (probabile figlio di Akhenaton ma non di Nefertiti). In ogni caso sembra abbastanza certo che sia stata sepolta ad Akhetaton, benché ancora oggi sia sconosciuta l’ubicazione della tomba.

Una scoperta recente rese il dibattito ancora più acceso: nel 2012, a Deir el-Bersha, Nord di Amarna, venne trovata un’iscrizione relativa 16° (e penultimo) anno di regno di Akhenaton, in cui compaiono i nomi del faraone e di Nefertiti. Ciò significa che in quel frangente i due sarebbero stati ancora una coppia e presumibilmente la Regina era ancora viva.

C’è un’altra possibilità, ma è molto fantasiosa: dopo la morte del faraone Nefertiti avrebbe regnato con il nome di Smenkhara, occupando la posizione di faraone. Anche in questo caso i dubbi e i dettagli che non tornano sono troppi, perché Smenkhara, sulla cui esistenza si dibatte ancora, avrebbe sposato la principessa Meritaten. In ogni modo rimase in carica pochissimo tempo, circa due anni, benché gli archeologi non escludano una coreggenza con Akhenaton nell’ultima fase del periodo amarniano.

Dopo Smenkhara (o forse prima, in questo frangente ci sono misteri anche sull’esatta successione dei faraoni) avrebbe regnato una sovrana altrettanto misteriosa, di cui esistono labili tracce: Ankheperura Neferneferuaton (1334 a.C.-1332 a. C.). Anche lei venne identificata con Nefertiti, ma questa teoria non sembrerebbe molto credibile. C’è stato addirittura chi ha pensato che Smenkhara e Neferferuaton fossero la stessa persona, forse un uomo (ma la maggior parte degli archeologi sembra orientata sull’ipotesi di due persone distinte e sull’idea che Neferneferuaton fosse una donna).

In linea generale, al di là della confusione data dalla mancanza di prove, i misteri relativi alla fine di Nefertiti sono quattro: la data e la causa della morte, il luogo di sepoltura e il ruolo della sovrana negli ultimi anni di quella che venne definita “eresia amarniana”. Purtroppo non sappiamo neppure quando e perché morì Akhenaton. Ma è noto che il culto di Aton si estinse con lui.

La mummia di Nefertiti

Per molto tempo la mummia di Nefertiti venne identificata con quella della “Younger Lady” trovata nella Valle dei Re (tomba KV 35) nel 1898 dall’archeologo Victor Loret. Gli esami del Dna, però, confutarono questa ipotesi. “Younger Lady” non avrebbe avuto più di 25 anni al momento della morte, mentre Nefertiti visse fra i 30 e i 40 anni. Non solo: sarebbe figlia di Amenofi III e Tiy, cioè i genitori di Akhenaton. Quindi si tratterebbe della sorella del faraone “eretico”. Alcuni l’hanno indicata anche come una delle sue mogli, ma non può comunque essere Nefertiti, perché sappiamo che la Regina non aveva parentele di sangue con il marito.

Nel 1907 venne scoperta la tomba KV 55 in cui si trova una mummia maschile che secondo le ricerche potrebbe essere quella di Akhenaton. L’attribuzione non è sicura, ma gli studiosi sono riusciti ad appurare che questi resti appartengono al fratello di “Younger Lady”. Ma allora dove si trova la mummia di Nefertiti? Scoprire qual è la sua ultima dimora potrebbe anche aiutare gli studiosi a capire le cause della morte e, magari, ricostruire gli ultimi, nebulosi anni della sua vita.

L’archeologo Nicholas Reeves, citato dal National Geographic, ha dichiarato: “Sarebbe meraviglioso ritrovare la tomba di Nefertiti, perché non solo è stata un personaggio di grandissima importanza storica, ma [anche perché si tratta] di un periodo artistico splendido”.

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