Gli omaggi e la festa privata. Per Carlo III un compleanno da re

Il 14 novembre 2022 Carlo celebra il suo primo compleanno da sovrano, tra gli omaggi del suo Paese e festeggiamenti privati

Gli omaggi e la festa privata. Per Carlo III un compleanno da re

Il cerchio si è chiuso per Carlo III. Il 14 novembre 2022 verrà ricordato come il suo primo compleanno da re, dopo una vita trascorsa come erede al trono. A poche ore da questa data così importante, lo scorso 13 novembre, Sua Maestà ha anche officiato la cerimonia del Remembrance Sunday, in memoria dei caduti in guerra. Un’altra prima volta come sovrano del Regno Unito. Momenti che rimarranno impressi nella storia del Paese e che, in un certo senso, inaugurano la nuova era della monarchia britannica.

Compleanno da re

Il 14 novembre 2021, in occasione del suo 73esimo compleanno Carlo si fece immortalare, sorridente, seduto su una panchina nel giardino di Highgrove. Nessuno poteva saperlo, ma questo sarebbe stato il suo ultimo ritratto ufficiale da principe di Galles. Un anno dopo il primogenito dell’indimenticabile regina Elisabetta festeggia il suo primo compleanno da re. Potremmo dire che questo giorno rappresenti l’inizio di un nuovo capitolo nella storia personale di Carlo III. Una nuova vita.

I tabloid scrivono che il monarca trascorrerà la giornata in famiglia e celebrerà il traguardo dei 74 anni in privato. Il Paese, però, è già pronto a tributare i dovuti omaggi al suo re: alle 11 (ora inglese) Buckingham Palace, durante il cambio della guardia, la banda della Household Cavalry suonerà “Happy Birthday”, mentre a mezzogiorno la King’s Troop Royal Horse Artillery sparerà 41 colpi a salve da Green Park. Subito dopo anche le Scots Guards suoneranno la tradizionale canzone di compleanno in onore di Carlo III. Infine la Honourable Artillery Company sparerà 62 colpi a salve dalla Torre di Londra. Per la prima volta questi tributi saranno dedicati a re Carlo III.

Il Remembrance Sunday

Lo scorso 13 novembre c’è stata un’altra prima volta importantissima per re Carlo III. Sua Maestà, infatti, ha guidato la cerimonia del Remembrance Sunday. Negli anni passati il sovrano ha più volte sostituito la madre, Elisabetta II, in questo evento. Nel 2021 la monarca non aveva potuto partecipare alla cerimonia a causa di un problema alla schiena ed era stato proprio Carlo, allora erede al trono, a depositare la corona di fiori in suo nome. Dal 2017, inoltre, la Regina defunta aveva preso l’abitudine di seguire la funzione da uno dei balconi del Ministero degli Esteri, che si trova di fronte al Cenotafio eretto in memoria dei caduti.

Quest’anno, invece, il protagonista assoluto è Carlo III, per la prima volta come re d’Inghilterra e comandante in capo delle forze britanniche. Sua Maestà ha indossato l’uniforme da maresciallo di campo e deposto la corona di papaveri rossi, simbolo del Remembrance Sunday, sul Cenotafio. Poi si è raccolto nel silenzio più assoluto. Il Big Ben ha suonato 11 rintocchi e, subito dopo, sono stati rispettati altri due minuti di silenzio. In poche ore re Carlo III ha celebrato un evento legato al passato del suo Paese e un avvenimento personale connesso al presente e al futuro della monarchia e del regno, entrambi accomunati dal suo nuovo ruolo istituzionale.

Il sovrano, però, ha voluto riservare un posto speciale ai suoi predecessori, evidenziando il filo rosso che collega la sua autorità, la sua essenza regale a quella dei suoi avi. Sui profili social ufficiali della Casa Reale è stata pubblicata una carrellata di fotografie che catturano il momento in cui Carlo III, Giorgio V, Giorgio VI e la regina Elisabetta depongono la corona di fiori sul memoriale. A inaugurare questa tradizione fu proprio Giorgio V nel 1920.

Non si tratterebbe solo di un ricordo. Sembra che il nuovo re stia sottolineando non solo una continuità storica tra sovrani, ma anche che il suo potere si fonda su quello di chi lo ha preceduto.

Re Carlo vorrebbe ribadire che non può esserci futuro senza passato e, dunque, la necessaria modernizzazione della monarchia avrà comunque radici salde nella tradizione e nell’eredità lasciata dai monarchi d’Inghilterra. Il retaggio su cui si fonda parte dell’eredità britannica e di cui Carlo III, da ora in poi, è il custode.

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