Quando Fofi pubblicò la "confessione" di Totò a Montanelli: "Vorrei recitare nel cinema muto"

Il critico scomparso e il suo archivio privato per raccontare i segreti del principe della risata

Quando Fofi pubblicò la "confessione" di Totò a Montanelli: "Vorrei recitare nel cinema muto"
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Goffredo Fofi, se n’è andato lasciandoci in eredità «Totò: l’uomo e la maschera», il saggio più esaustivo sui segreti della vita di «Sua Altezza Imperiale Antonio Porfirogenito della stirpe Costantiniana dei Focas Angelo Flavio Ducas Comneno di Bisanzio, principe di Cilicia di Macedonia, di Dardania, di Tessaglia, del Ponto, di Moldava, di Illiria, del Peloponneso, duca di Cipro r di Epiro, conte e duca di Drivasto e Durazzo (e vari altri titoli nobiliari che non citiamo per ragioni di spazio... ndr).

Tra i meriti di Fofi c’è anche quello di aver - da mirabile esegeta d’archivio - scovato rare «confessioni» di Totò a grandi intellettuali del suo tempo. Tra questi «sfoghi», imperdibile quello con Indro Montanelli sulla «comicità dal fondo macabro».

Rivela Totò a Indro: «Avrei preferito lavorare al tempo del cinema muto perché tutto quello che ho da dire mi vien detto meglio con la faccia che con la parola. A questa faccia ne hanno attribuite di tutti i colori. Una volta hanno scritto perfino che c’è dietro “il tragico quotidiano dell’alienazione“. Guardatemi bene: voi ce lo vedete? Io, no. La mia faccia non ha altra tristezza che quella di un mento allungato, di un naso rotto, e della vita, che non è triste ma nemmeno allegra. È quello che è: un miscuglio di tristezza e allegria, cioè un grottesco». E a Montanelli che lo incalza sulla «fatica di vivere», risponde: «Ma io sono contento di starci, nella vita, e me la difendo come posso, cercando di soffrire solo dalla gola in su, mai dalla gola in giù per non affaticare le coronarie». «Le coronarie?», domanda incuriosito il giornalista.

E Antonio De Curtis: «Io le difendo, le mie coronarie, e voglio guadagnarmene la gratitudine. Ogni sera, prima di andare a letto, le interrogo: “siete contente, coronarie di Totò? Vi tratta o vi tratta con tutti i riguardi?“».

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