"Se mi vieni incontro...". Tutti i messaggi ricevuti da Raoul Bova: indaga la procura

Sarebbero più di uno i messaggi ricevuti da Raoul Bova. Gli ultimi risvolti della modella Martina Ceretti

"Se mi vieni incontro...". Tutti i messaggi ricevuti da Raoul Bova: indaga la procura
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Il caso di Raoul Bova è finito sul tavolo della procura di Roma, che ha aperto un fascicolo contro ignoti con l'ipotesi di tentata estorsione. Gli investigatori hanno l'obiettivo di ricostruire quanto accaduto prima della diffusione web dei messaggi inviati dall'attore alla modella Martina Ceretti, quando qualcuno ha inviato a Bova un messaggio informandolo del fatto che fosse in possesso delle conversazioni. Era l'11 luglio quando al telefono dell'attore è arrivato un Whatsapp pubblicato dal Corriere della sera: "Non è il caso che venga fuori uno scandalo sui giornali, no? Per il tuo matrimonio, per la tua immagine, per il tuo presente e futuro lavoro. Altro che don Matteo... ho dei contenuti fra te e Martina cerretti (con la minuscola e due erre, ndr) che ti farebbero molto male. Capisci tutto questo che diventa di dominio pubblico".

Il numero dal quale è partito il messaggio risulta essere intestato a un prestanome e gli investigatori dovranno per prima cosa individuare chi si celi dietro quell'identità. Non c'è una richiesta di denaro implicita in quel messaggio ma il senso sembra essere chiaro. Anche perché nel messaggio pubblicato dal quotidiano di via Solferino si legge anche: "Comunque lunedì esce su falsissimo (altra minuscola), arriva a Corona, ma io posso non fare accadere tutto ciò... se mi vieni incontro blocchiamo tutto e rimane privato. Se poi vuoi essere così gentile e farmi un regalo, dato che ti sto salvando il culo, sta a te. Ti evito una cosa pesantissima, dimmi quanto vale non pubblicare tutta quella roba... nelle mani di Fabrizio diventa una puntata di falsissimo... sono in contatto con lui". Corona non è coinvolto nell'indagine, come ha spiegato lui stesso, ma è una persona informata sui fatti.

L'agenzia Ansa, sentito un contatto vicino all'attore, ha riferito che più di un messaggio, giunto al cellulare di Raoul Bova da un numero di telefono che l'attore non aveva in rubrica telefonica, avrebbe fatto riferimento alla presenza di materiale in

possesso su di lui. Sarebbero messaggi in cui le richieste sarebbero state gradualmente "nemmeno troppo velate". Gli stessi audio, da quanto si apprende, non sarebbero "troppo recenti".

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