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Sgravi fiscali per il superattico: Edwige Fenech perde contro il Fisco

La Cassazione ha stabilito che l'attico e il superattico in zona Prati a Roma non rientravano nelle agevolazioni fiscali di cui l'attrice ha usufruito quindici anni fa e ora la Fenech dovrà pagare al Fisco le imposte mai versate

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Dopo quindici anni di battaglia legale la lite tra Edwige Fenech e l'Agenzia delle Entrate è arrivata all'epilogo. La Cassazione ha stabilito che l'attrice dovrà pagare al Fisco ulteriori imposte relative all'acquisto di un attico e un superattico, che Edwige Fenech acquistò nel 2005 nel quartiere Prati in centro a Roma. All'epoca l'artista usufruì di particolari agevolazioni fiscali per l'acquisto della prima casa ma, secondo quanto stabilito in questi anni dai giudici, l'attrice non ne aveva il diritto visto che gli immobili di lusso - come il suo - sono esclusi dalla tassazione agevolata.

Fenech contro il Fisco, la battaglia

L'inizio della vicenda risale al 2005, quando Edwige Fenech acquistò un attico e un superattico, al sesto e settimo piano di una elegante palazzina nel quartiere di Prati. Nella transazione l'attrice chiese l'applicazione delle imposte con aliquota agevolata in quanto prima casa e con superficie inferiore ai 240 metri quadrati, dimensione a partire dalla quale scatta l'aliquota piena. Pochi mesi dopo l'acquisto, però, l'Agenzia delle Entrate notificò alla produttrice cinematografica un avviso, nel quale comunicava che i benefici fiscali erano decaduti in quanto l'immobile superava i fantomatici 240 metri quadrati. Così, Edwige Fenech decise di procedere legalmente ottenendo una prima vittoria sia in primo che in secondo grado al Tar del Lazio nel 2010.

Il ricorso e la sconfitta

L'Agenzia delle Entrate fece ricorso in Cassazione, sostenendo che dal calcolo erano state escluse verande e terrazza per quasi 140 metri quadrati. Metratura che avrebbe ribaltato completamente la sentenza. E così è stato. Nel 2018 i giudici della Cassazione dettero ragione al Fisco, dichiarando l'immobile dell'attrice un'abitazione di lusso e oggi, cinque anni dopo, l'ultima e definitiva sentenza è stata emesse e vede uscire sconfitta la Fenech nonostante le obiezioni proposte dai suoi avvocati in aula. "Decisivi i calcoli, metro alla mano, relativi alla superficie dei locali che compongono l’immobile, ossia al settimo piano una veranda, una palestra, un locale di sgombero e una lavanderia e stireria, per complessivi 86 metri quadrati, da sommare ai 218 metri quadrati dei locali del sesto piano, e decisivo, poi, il riferimento all’ascensore interno che collega i due piani", riferisce Il Tempo, spiegando i motivi che hanno portato i giudici della Cassazione a dare ragione al Fisco.

Così, ora, Edwige Fenech dovrà pagare ulteriori imposte maggiorate di interessi sull'acquisto della sua casa.

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