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"Niente più titoli nobiliari". Harry e Meghan sotto attacco: cosa rischiano

Il deputato Bob Seely vorrebbe adattare una norma approvata durante la Prima Guerra Mondiale per togliere i titoli nobiliari a Harry e Meghan

"Via i titoli nobiliari". Harry e Meghan sotto attacco

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Harry e Meghan hanno diritto di mantenere i loro titoli nobiliari dopo tutte gli attacchi alla royal family? Il loro atteggiamento critico e accusatorio non è in palese contraddizione con quel rango a cui la coppia, nonostante la Megxit, non ha mai voluto rinunciare? Il popolo britannico si pone da tempo queste domande, ma ora il deputato Bob Seely vorrebbe passare all’azione, presentando in Parlamento una proposta per privare i duchi dei loro titoli, modificando una legge risalente alla Prima Guerra Mondiale.

Mr. e Mrs. Sussex

“Non sono repubblicano e supporto la monarchia, ma dopo l’ultimo capitolo della faida della coppia contro il resto della royal family credo che il Parlamento e il Privy Council dovrebbero considerare una soluzione drastica. Il Duca e la Duchessa possono essere il signor e la signora [Sussex] come tutti noi”, ha scritto il deputato Tory Bob Seely sul Daily Mail, presentando la sua proposta per privare Harry e Meghan dei loro titoli dopo la pubblicazione del libro bomba Endgame.

Nelle prossime settimane Seely avrebbe intenzione di sottoporre questa sua richiesta al Parlamento, attraverso il suo “Titles Deprivation 1917 Act Amendment Bill”, una modifica alla norma approvata durante la Prima Guerra Mondiale per negare ai nobili tedeschi i titoli britannici. Il deputato ha spiegato: “Se qualcuno non vuole essere un Reale, decisione che rispettiamo, non dovrebbe mantenere i titoli e i privilegi facendo a pezzi un’istituzione che svolge una parte importante nella vita della nostra nazione”.

Seely ha puntualizzato in modo molto diretto il fatto che il presente e il futuro di Harry e Meghan negli Stati Uniti non può essere una questione privata se la coppia continua a scagliare accuse contro la royal family, ovvero l’istituzione monarchica britannica, uno dei pilastri dell’ordinamento politico nazionale e per giunta pretendendo di mantenere i titoli. In altre parole i Sussex dovrebbero scegliere una volta per tutte da che parte stare.

Un titolo “freudiano”

Il libro Endgame potrebbe essere emblematico nella questione dei titoli nobiliari. L’autore Omid Scobie sostiene che Harry e Meghan non avrebbero collaborato alla stesura dell’opera, ma Bob Seely ha ribattuto: “Fonti vicine ai Sussex hanno ribadito che Harry e Meghan non sono dietro le dichiarazioni fatte nel libro di Omid Scobie. Ma sospetto che poche persone credano a queste smentite. Di tutte le accuse di Scobie, l’uso della razza per diffamare la Royal Family è il più terrificante e subdolo, [perché] lascia uno stigma impossibile da provare…”.

Seely sostiene addirittura che il titolo del libro di Scobie, Endgame (ovvero, “fase finale”, “conclusione”, ma anche, in senso più ampio, “fine dei giochi”) sia “freudiano”, poiché “l’autore parla della battaglia della monarchia per la sopravvivenza. Ma non vedo alcuna battaglia per la sopravvivenza. Vedo la monarchia in buone mani. Il vero endgame, credo, è per Harry e Meghan e la loro cricca e sospetto si sia avvicinando rapidamente”.

Il silenzio di Harry e Meghan

In questo momento piuttosto complicato Harry e Meghan stanno mantenendo un silenzio piuttosto inusuale per loro. Non hanno detto nulla della pubblicazione del libro di Scobie e non hanno commentato la proposta di Bob Seely. Neppure indirettamente. Parlando a Gb News l’esperta Angela Levin ha spiegato la sua teoria in merito: “Se Harry e Meghan non minacciano di querelare l’autore, allora c’è qualcosa di veramente sbagliato, perché significa che hanno accettato [la cosa]…e ciò è sconvolgente. Non hanno detto una parola…stanno copiando i Reali. Non sopportano quando i Reali non parlano e ora rimangono in silenzio. Penso debbano porre fine al rancore”.

A proposito della proposta di Seely la Levin ha dichiarato: “È molto difficile rimuovere i loro titoli”.

Tra l’altro molti esperti ritengono che Re Carlo III non avrebbe alcuna intenzione di sostenere un simile progetto, perché non farebbe mai nulla contro suo figlio, che amerebbe moltissimo nonostante la faida familiare.

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