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"Sono un imbianchino". Massimo Ceccherini si scusa dopo la polemica su gli ebrei

Arrivano le scuse di Massimo Ceccherini dopo la polemica scatenata domenica su alcune affermazioni lanciate in un programma Rai su ebrei e "Io capitano"

"Sono un imbianchino". Massimo Ceccherini si scusa dopo la polemica su gli ebrei

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"Sono un imbianchino". Massimo Ceccherini si scusa dopo la polemica su gli ebrei

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In merito alla mancata vittoria di “Io Capitano” agli Oscar del 2024 si sono spese un mucchio di parole in giro il web. Il film di Garrone non ha vinto l’ambita statuetta ma per il nostro Paese è stato comunque bello essere lì tra i candidati. A dir la verità, in molti hanno sperato nella sua vittoria ma le parole che sono state usate per invocare la suddetta vittoria del film sono state totalmente sbagliate. Quelle di Massimo Ceccherini – e poi quelle di Sabrina Ferrilli – hanno messo in moto una polemica infinita che ha poi adombrato il senso stesso della candidatura agli Oscar del film. “Sappiate che il film di Garrone è il più bello della cinquina, solo che non vincerà perché vinceranno gli ebrei. Quelli vincono sempre". Queste sono state le parole del comico, trapelate dalla trasmissione di Rai Uno “Da noi… a ruota libera” di Francesca Fialdini. E, forse, Ceccherini ha preso fin troppo alla regola il fatto di poter parlare senza nessun freno inibitorio davanti la tv. Sono state molto forti le reazioni del pubblico e, nonostante si è fatta attendere, il comico e attore ha deciso di rilasciare un comunicato per cercare di ovviare alla situazione. Non parole vane al vento ma delle scuse vere e proprie.

Massimo Ceccherini parla attraverso l’agenzia di Adnronos, in merito a quelle parole un po' forti da lui pronunciate la scorsa domenica sulla prima rete Rai. “Sono un imbianchino”, ammette. E poi aggiunge: “La colpa è mia. Mi sono spiegato male. Io intendevo il film degli ebrei, l'argomento. Non è la prima volta che un lungometraggio con quel tema si porta a casa una vittoria. Posso chiedere scusa se qualcuno ha capito male – continua -. Io intendevo parlare di film. Stavo giocando, stavo parlando di scommesse per scherzare e di film con quell'argomento”, ammette. Tra l’altro Massimo Ceccherini ha sceneggiato insieme a Matteo Garrone proprio la pellicola di Io capitano che, di fatto, è stata la grande sconfitta in questa edizione degli Oscar.

E poi aggiunge ancora: “Ammetto che forse se non dicevo niente era meglio. Chi mi ha sgridato più di tutti è mia moglie: se non riesci a esprimerti meglio se stai zitto, mi ha detto". Dopo le scuse commenta la mancata vittoria. "Un po’ di delusione c'è, è naturale. Rimane un film bellissimo, ma l'idea di aver lavorato a un film arrivato alla candidatura agli Oscar è stata una grande emozione. Un sogno. Onore a chi ha vinto”, conclude.

Chissà se queste parole potranno mettere fine al lungo chiacchiericcio sui social.

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