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Sparatoria sul set di Rust: Alec Baldwin rischia (di nuovo) il processo

Una nuova perizia sulla morte della direttrice della fotografia sul set del film in New Mexico sosterrebbe che l'attore abbia premuto il grilletto del revolver Colt 45

Sparatoria sul set di Rust: Alec Baldwin rischia di andare a processo

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Ancora guai in vista per l’attore Alec Baldwin che adesso rischia di essere nuovamente incriminato per la sparatoria letale sul set di Rust. Era il 21 ottobre del 2021 quando durante le riprese del film in New Mexico, rimase uccisa la direttrice della fotografia Halyna Hutchins e fu ferito di striscio anche il regista del film, Joel Souza. Allora, il colpo di pistola era proprio partito da Baldwin che inizialmente è riuscito a evitare il processo grazie alla tesi dei suoi difensori secondo cui l'arma che ha ucciso Hutchins fosse modificata e non funzionasse correttamente. Adesso, a distanza di mesi, i pubblici ministeri hanno ricevuto una nuova perizia del revolver Colt 45: avrebbe potuto sparare soltanto successivamente alla pressione del grilletto; azione che l’attore ha sempre negato di aver compiuto.

Il rinvio a giudizio

A seguito della morte di Halyna Hutchins, Alec Baldwin inizialmente era stato rinviato a giudizio per omicidio colposo, ma l’accusa era stata ritirata dopo che la difesa aveva notato che l'arma incriminata aveva subito delle modifiche e che, dunque, non avrebbe potuto funzionare a dovere nel corso delle riprese. L’attore, inoltre, ha sempre negato di avere premuto il grilletto. Così, a rispondere della morte della direttrice della fotografia è rimasta soltanto l'armiera del film, Hannah Gonzales-Reed, il cui processo è atteso per il mese di dicembre.

La nuova perizia

Adesso, i procuratori che stanno seguendo il caso, Kari Morrisey e Jason Lewis, hanno commissionato una nuova perizia, resa nota solo nella giornata di ieri. Gli esperti incaricati dalla magistratura di effettuare le nuove verifiche hanno, quindi, ricostruito la pistola che si era rotta durante i test iniziali condotti dall'FBI, concludendo che poteva sparare solo premendo il grilletto. "L'incidente fatale è stata conseguenza del fatto che il 'cane' è stato ritirato manualmente e poi, a un certo punto, è partito il grilletto", si legge nel rapporto pubblicato dalla polizia scientifica, in cui si specifica che "anche se Baldwin nega, il grilletto dev'esser stato premuto a sufficienza per consentire di rilasciare il 'cane' della pistola in questione".

Alla luce di quanto emerso dalla perizia, l’attore rischia di andare a processo; tuttavia, al momento non c’è alcuna certezza, contrariamente all’armiera del film, Hannah Gonzales-Reed, accusata di omicidio colposo e manomissione di prove.

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