Entro pochi giorni verrà nuovamente convocato dai pm l'ex ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, protagonista della vicenda dellappartamento di fronte al Colosseo acquistato - secondo laccusa - con assegni riconducibili allimprenditore edile Diego Anemone. Scajola doveva essere sentito già ieri, ma per il suo legale, lavvocato Giorgio Perroni, dopo le ultime notizie sullinchiesta sarebbe venuto meno «il rispetto delle garanzie difensive previste» e inoltre i magistrati di Perugia non sarebbero «competenti a occuparsi dellindagine». Aspetto, questultimo, su cui il tribunale gli ha dato torto: «Per commentare bisogna prima conoscere il provvedimento e sapere per quali ragioni il Riesame ha deciso questo. Comunque non ha giudicato il fatto che sembrerebbe attribuito a Scajola», ha commentato a caldo Perroni.
Il fatto che lesponente del Pdl non si è presentato davanti ai magistrati di Perugia per essere interrogato come persona informata dei fatti, ha aggiunto lavvocato, «è stata una mia scelta e la questione della competenza era assolutamente secondaria: la prima ragione è che Scajola non poteva essere assunto come testimone, sarebbe stato compiuto un atto privo delle garanzie difensive a cui aveva diritto. Noi rimaniamo della posizione che, per il nostro caso, la competenza è di Roma - ha concluso Perroni -, ma bisognerà valutare ciò che il tribunale del Riesame ha detto in relazione a quanto attribuito a Scajola».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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