Nostro inviato a Duisburg
Quando Marcello Lippi gli propose il ruolo di riserva di Buffon in azzurro per lavventura tedesca, rispose subito di sì. Perché lesperienza del Mondiale era lunica che mancava nel curriculum di Angelo Peruzzi. «Il mio ruolo? Stare nel gruppo e vivere questesperienza che pensavo fosse simile allEuropeo. E invece è diversa: si combatte e si affronta tutto il mondo e se alla fine vinci, sei uno dei 23 più bravi del mondo». È uno dei tre giocatori mai schierati dal ct, ma non ne fa un dramma. «Se arriveremo in finale, cè ancora tempo per giocare... Spero di non farlo, vuol dire che Buffon starà bene. E siccome è il miglior portiere del Mondiale, meglio averlo in campo. Consigli? Non ne ha bisogno».
Come non ne ha bisogno Totti, Peruzzi al pari di molti azzurri nega che sia una zavorra per il gruppo. «Totti un peso? Ma quale peso, se vai a chiederlo a Eriksson o a qualunque altro ct del Mondiale, se lo prenderebbero così come sta». E sulle critiche piovute sul romanista, arriva pronta la difesa del portiere di Blera. «Francesco è reduce da un brutto infortunio, ha recuperato e sta facendo bene. È chiaro che dopo 20 giorni che si allena sarebbe inimmaginabile se andasse a mille allora. Ma sta lavorando per tornare al cento per cento». Lesclusione iniziale nel match con lAustralia, secondo Peruzzi, non lo aveva innervosito.
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