Carlo Faricciotti
In scena fino al 26 febbraio al Teatro della Quattrordicesima, Peter Pan (tratto dal celebre testo di James Matthew Barrie Peter Pan o il ragazzo che non voleva crescere, portato per la prima volta in palcoscenico nel 1904) è uno degli spettacoli più giovani - è andato in scena per la prima volta nel 2001 al Teatro delle Marionette di via degli Olivetani e fu lultimo nuovo spettacolo prodotto nella storica sede prima dello sfratto (aprile 2003) - della pluricentenaria (le origini risalgono al 1812) compagnia di marionette di Gianni e Cosetta Colla, ramo di una delle famiglie più importanti della tradizione marionettistica italiana.
Scritto da Stefania Mannacio Colla, con le scene e le marionette di Rosa Sgorbani e la regia di Cosetta Colla lo spettacolo (nei giorni feriali in scena alle 10, il sabato e la domenica alle 15.30; riposo il 13,14,15 febbraio) ci trasporta in una casa di inizio Novecento, a Londra, una casa la cui finestra più alta guarda su una piazza alberata: è la casa della famiglia Darling.
La stanza allinterno è la stanza dei bambini, due maschi e una femmina, Michael, John e Wendy. I signori Darling devono uscire a cena, stasera, e sono già vestiti eleganti: la signora Darling bacia i bambini e augura loro sogni doro, poi accende le lampade da notte sopra i letti. Un tremito attraversa allora la stanza, qualcosa di strano sta per succedere: Peter Pan è entrato in casa Darling alla ricerca della sua ombra perduta, insieme a Campanellino, una piccola fata. Con loro, Michael, John e Wendy Darling impareranno a volare, fuori dalla finestra più alta, sopra gli alberi della piazza e sopra i tetti delle case.
Cosparsi di polvere di fata raggiungeranno il Paese che non cè dove abitano i Ragazzi perduti, il terribile capitano Uncino e il suo perfido aiutante Spugna. «Di cose fantastiche - dicono i Colla ai loro spettatori, piccoli e grandi - ne vedrete tante: cè il cane Nana, tata dei bambini Darling, un simpaticissimo coccodrillo che sa ballare il mambo, indiani, sirene e fatine colorate. Alla fine, però, non dimenticatevi di diventare grandi: si possono imparare cose importanti persino dalle fiabe e si può crescere anche continuando a volare».
La storia del celebre personaggio di Barrie rivive così attraverso una realizzazione suggestiva che coinvolge gli stessi spettatori, in equilibrio tra prosa e marionette, tra divertimento e malinconica poesia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.