Milano reclama a gran voce una via per Bettino Craxi. Non sembra, infatti, che sia piaciuta la decisione del sindaco Letizia Moratti di prendere tempo sulla spinosissima questione dellintitolazione di una via a Bettino Craxi e di rimandarla a venerdì prossimo. E mentre Fernanda Pivano ha accolto con entusiasmo la notizia dellintitolazione di due strade a Fabrizio de Andrè e a Giorgio Gaber, definendola un«azione di grandissima cultura» e il Piccolo Teatro se, pur con qualche riserva sullubicazione, ringrazia il Comune per aver ricordato il grande regista Giorgio Strehler, malumori e mal di pancia si registrano nella sede milanese del «Socialista». Roberto Biscardini, dellesecutivo nazionale dello Sdi e presidente dellassociazione milanese «il Socialista» annuncia una raccolta di firme «pro Craxi» da presentare al sindaco. «Abbiamo apprezzato liniziativa e la coerenza di Vittorio Sgarbi - ha dichiarato - che ha saputo distinguersi tra le incertezze che si sono manifestate sia nella Cdl che nel centrosinistra. Ma se il Comune non sarà in grado di decidere in fretta saremo noi a promuovere la raccolta delle firme e a presentare al sindaco una petizione popolare. Sarebbe bene che Milano arrivasse prima di Roma e il significato politico di una strada intitolata a Craxi a Milano, va oltre qualunque altra iniziativa». Parole che forse suonano come una minaccia alle orecchie del primo cittadino.
«Non chiediamo una strada per la sua riabilitazione politica, anche perché Craxi non ne ha bisogno - chiosa Boscardini - Crediamo sia giusto, invece, che il comune di Milano riconosca a Craxi, in quanto suo cittadino, il valore del suo impegno politico nazionale e internazionale».