Petrolio, riparte la corsa dei prezzi

Greggio di nuovo in crescita con un picco di 143,46 dollari al barile. L'Irak concede licenze estrattive a compagnie straniere

Petrolio, riparte la corsa dei prezzi

Roma - Il barile di petrolio ha sfondato al rialzo per la prima volta la soglia dei 143 dollari. Stamattina, negli scambi effettuati dagli operatori asiatici, la tendenza al rialzo era immediatamente ripartita, soprattutto sui nuovi indebolimenti registrati dal dollaro, successivamente questa tendenza è stata accentuata dai dati sul caro vita di Eurolandia e durante gli scambi dell’after hours sul Nymex, la Borsa merci di New York, il barile di West Texas Intermediate ha raggiunto 143,67 dollari, nuovo massimo storico e oltre 3 dollari in più rispetto alla chiusura ufficiale di venerdì. Nel frattempo a Londra il barile di Brent, il petrolio del Mare del Nord, aumenta di 3,15 dollari a quota 143,46. «I principali fattori che hanno determinato questi nuovi rialzi sono la perdurante fragilità del dollaro e le tensioni geopolitiche, in particolare quelle sull’Iran», afferma David Moore, stratega per l’energia della Commonwealth Bank of Australia a Sydney. A indebolire il dollaro, gli ultimi dati sull’inflazione di Eurolandia, salita a giugno al 4%, che rafforzamento ulteriormente l’ipotesi di un aumento dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea, che deciderà questo giovedì.

Irak, licenze a compagnie straniere  Il governo iracheno ha ufficialmente aperto il mercato petrolifero agli investimenti esteri per incrementare la produzione di greggio. Il ministro per il Petrolio, Hussain al-Shahristani, ha precisato che sono 35 le aziende petrolifere che possono partecipare alle gare di appalto per lo sviluppo dell’industria nazionale, tra cui i principali colossi occidentali, come Shell, Bp, Exxon Mobil e Total. Gli impianti iracheni interessati sono sei: Rumeila, Zubair, Qurna West, Maysan, Kirkuk e Bay Hassan. Secondo al Shahristani, i nuovi contratti possono far aumentare la produzione irachena di 1,5 milioni di barili al giorno.

La scadenza degli appalti è fissata per la fine del marzo 2009 e i primi contratti saranno firmati in giugno. Al Shahristani ha annunciato anche l’intenzione di lanciare gare di appalto per lo sfruttamento dei giacimenti di gas naturale di Akkaz e Mansouriyah.

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