Petrucci: «Lo scandalo Valverde deve finire»

Il presidente del Coni alza la voce con l'Uci, perchè finalmente la squalifica italiana allo spagnolo dopato venga estesa a livello internazionale

«Ho chiesto al presidente della Federciclismo Renato Di Rocco un sollecito presso l'Unione ciclistica internazionale affinchè sul caso di Alejandro Valverde sia scritta presto la parola fine. Riteniamo sia una cosa logica, per rispettare anche il lavoro di tutti i magistrati. Quello che sta accadendo è una persecuzione nei nostri confronti». Così il presidente del Coni, Gianni Petrucci, al termine della Giunta tenutasi questa mattina a Roma.
Il corridore spagnolo Alejandro Valverde è stato sanzionato dalla giustizia sportiva italiana con un'inibizione di due anni che scadrà l'11 maggio 2011.

Il Tribunale d'arbitrato sportivo (Tas) a marzo ha respinto il ricorso dell'atleta contro la sanzione, mentre ieri il Tribunale federale svizzero ha respinto il ricorso presentato sempre da Valverde per la ricusazione di Ulrich Haas, l'arbitro designato dalla procura antidoping del Coni nel procedimento davanti al Tas.
Il Coni, come ha spiegato Petrucci, attende che il provvedimento della giustizia italiana venga recepito dall'Unione ciclistica internazionale (Uci) e esteso a livello internazionale.

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