Antonio Lodetti
Con la Pfm non cè il rischio di annoiarsi. Non solo dagli anni 70 sono un marchio doc del cosiddetto rock progressivo, ma continuano ad allargare i loro orizzonti. Questanno il successo della rock opera Dracula ed ora il disco Stati dimmaginazione che sè trasformato in un particolarissimo concerto, in scena domani sera allo Smeraldo. Particolare in che senso? «Innanzitutto è il primo nostro album interamente strumentale - commenta Franco Mussida -; poi è completamente dedicato allimprovvisazione. Abbiamo scelto dei filmati darchivio, trasformati in brevi documentari di cui abbiamo scritto la colonna sonora. È un progetto di pancia e dintelletto. Ho scritto la musica di Il sogno di Leonardo di getto una sera tra le 11 e le 6 del mattino. In questo show cè di tutto, dal jazz rock al pop al blues. Le immagini scorrono su uno schermo gigante, noi le vediamo su piccoli schermi improvvisando, così ogni spettacolo è diverso dallaltro perchè limprovvisazione non si comanda, anche se viaggia allinterno di certi canoni stabiliti. È un cocktail di generi e stili fatto di libertà, istintualità e anche ingenuità, nel senso positivo del termine. Ce ne freghiamo di tutto e partiamo verso territori inesplorati».«Mi piace pensare a noi come a dei musicautori - sottolinea il pirotecnico Franz Di Cioccio -, è un bel neologismo. Questo cd e questo concerto sono opere di poesia visuale che viaggia sulle ruote libere dellimmaginazione. Lascoltatore è completamente coinvolto e vive le emozioni in diretta con noi. È uno show fatto più che mai per comunicare. Labbiamo proposto in Messico prima che in Italia ed è andato benissimo, abbiamo raggiunto il nostro scopo. La gente è rimasta sconvolta dalla musica e dalle immagini di La terra dellacqua, dedicata ai drammatici problemi di Venezia con lacqua alta. È anche la prima volta che eseguiamo dal vivo un intero disco». «Poi però - sottolineano Mussida e Di Cioccio - eseguiremo anche pezzi da Isola di niente e Chocolate kings che non portiamo sul palco da parecchio tempo, e i nostri classici altrimenti i fan ci ammazzano».
Cè entusiasmo attorno al nuovo show. I video scelti e curati da Iaia De Capitani (manager della band)e montati da Di Cioccio hanno un particolare significato per la band. Ognuno racconta un pezzo di vita. Dalla strana storia di Cyberalpha allapproccio classicheggiante di Netherland 1903 (il preferito da Mussida)a quello dedicato ai Pigmei. «Ma come al solito i meriti sono di tutti; ognuno di noi contribuisce e mai come oggi porta la sua personalità nellimpresa».
«È unopera fondamentale per la nostra crescita musicale dopo tanti anni di attività - rincara Patrick Dijvas -; ci siamo ispirati a una pratica comune al jazz ma poco sfruttata nel rock.
Pfm
Teatro Smeraldo domani, ore 21