Cronaca locale

Phone center, uno solo si è già messo in regola

Nessuna deroga e controlli serrati. Con l’entrata in vigore, ieri, della legge regionale che regola l’attività dei phone center, il Comune ha concentrato l’attenzione sugli oltre 500 locali dedicati alle comunicazioni telefoniche. L’Annonaria, sezione della polizia locale destinata alle verifiche degli esercizi commerciali, ha intensificato i controlli. Chi non sarà trovato in regola andrà incontro a sanzioni amministrative e alla chiusura.
La norma, approvata il 6 marzo dello scorso anno, lasciava ai gestori un anno di tempo per mettersi in regola. Ma, come racconta Matteo Salvini, presidente della commissione Sicurezza di Palazzo Marino, «solo una piccola parte, circa il 20 per cento, si è adeguato alla disposizione». Gli obblighi riguardano, in particolare, servizi igienici (per locali superiori a 60 metri quadri sono necessari almeno tre bagni), barriere architettoniche (una cabina telefonica deve essere utilizzabile da utenti diversamente abili), orario di chiusura (dalle 7 alle 22, con la possibilità di slittare di due ore in avanti o indietro), giorno di riposo e attività collaterali, quali connessione a internet e trasferimento di denaro. «È difficile calcolare quanti siano i phone center di Milano - prosegue Salvini -, il loro numero oscilla fra 500 e 700. Da oggi una buona parte di essi è fuori norma. Chiediamo a tutti i sindaci lombardi, che in base alla legge hanno la responsabilità dei controlli, di intervenire al più presto». Il Comune non si è fatto attendere. Dieci pattuglie, per un totale di venti vigili, si stanno dedicando, in modo specifico, alle verifiche di questi esercizi. L’obiettivo è completare i controlli entro due settimane. «Sarebbe importante arrivare alla manifestazione di lunedì prossimo con una buona parte delle verifiche già effettuata», spiega il rappresentate leghista. Per il momento, sembra che un solo phone center abbia acquistato la licenza comunale. Sarà premiato dall’assessore comunale alle Attività produttive, Tiziana Maiolo. Perché «sia di esempio per gli altri, anche se rappresenta quella eccezione che dovrebbe rappresentare la norma. È inaudito - continua l’assessore - che in un Paese civile e ospitale come il nostro ci siano persone che sistematicamente violano la legge. I gestori non possono pretendere un trattamento di favore rispetto a tutti gli altri cittadini».
Inevitabili, quindi, controlli rigorosi. «Chi non è in regola sarà sanzionato - promette il responsabile dell'Annonaria, Riccardo Perini -. Non sono previste fasi di adeguamento alla legge, che peraltro doveva già essere fatto nei mesi scorsi. Non ci sarà alcun pugno duro, ma i controlli saranno serrati perché la norma va rispettata». La Lega Nord ha anche messo a disposizione dei cittadini di tutta la regione un numero di telefono: 02.67482677. Chiunque noti qualunque violazione può chiamare e sollecitare l’intervento del Comune della sua città. Il provvedimento non poteva non provocare il malcontento dei gestori: sarebbe impossibile adeguarsi a tutte le disposizioni senza essere costretti a chiudere, spiegano.

Proprio per far sentire la loro voce, domani scenderanno in piazza per manifestare davanti alla sede della Regione.

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