Aumento della tassa sui rifiuti e confermata quella di soggiorno. Certamente negli hotel a 4 e 5 stelle ( 4 e 5 euro) per incassare 13 milioni ma il Comune potrebbe allargarla ai 3 stelle (3 euro a stanza) per salire a 17. Irpef al massimo (0,8xmille) per i più ricchi e Imu al 10,6% a chi tiene vuota la seconda casa. In compenso, si ridurrà della metà ( da 30 a 15 milioni) l’incasso previsto per il 2012 dalla Cosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico. La stangata è partita da un mese e ha già scatenato la rivolta di traslocatori, onlus, mondo della moda.
Da maggio spostare i mobili tornerà ad essere una manovra un pò più «leggera». Sintesi del vertice tra sindaco, assessori, consiglieri e segretari della maggioranza sul bilancio che entro marzo dovrà arrivare in aula. Una presentazione delle ipotesi sul campo da parte del dg Davide Corritore e l’assessore al Bilancio Bruno Tabacci per arrivare al confronto (meglio scontro) politico sulle scelte alla prossima riunione, forse già settimana prossima. A metà settimana è previsto quello con i sindacati.
La tensione tra gli alleati è alle stelle e c’è già stato un assaggio. Il coordinatore di Sel Daniele Farina ha provato ad aprire la questione nazionale, «il decreto Monti avrà salvato l’Italia ma con l’Imu toglie 385 milioni agli enti locali e ai milanesi», sono i trasferimenti che il governo taglierebbe al Comune se non applicasse l’aliquota dello 0,4 sulla prima casa, e intenzione del Pd è di non andare oltre ma pesare sulla seconda abitazione, applicando la forbice media (7,6) per chi affitta a canone concordato, una cifra superiore ai canoni di mercato e il massimo (10,6) agli alloggi sfitti. La capogruppo del Pd riporta Farina e Sel a Milano, richiamando gli alleati: «Non facciamoci del male ed evitiamo di aprire dibattiti politici nazionali anche in aula». Protagonista Carmela Rozza anche di uno scambio di battute col sindaco.
Il buco di bilancio ammonta a 540 milioni, i tagli previsti col meccanismo della spending review agli assessorati si fermano a 75 milioni. Il Pd chiede «più risparmi e meno tasse», tutelando i servizi si chiedono maggiori sacrifici e più attenzione alla filiera dei costi anche a settori come Welfare (di Piefrancesco Majorino), Cultura (Stefano Boeri) e Scuola (Maria Grazia Guida). Giuliano Pisapia ha preso le difese della giunta, «non c’è più tanto da tagliare». Ma il Pd ribadisce «con forza un’ulteriore ottimizzazione delle spese assessorato per assessorato». Dall’Imu (confermata l’intenzione di agire sulle seconde case, non aggravando l’impostazione sulle abitazioni principali) dovrebbero entrare circa 216 milioni, mentre altri 100 arriverebbero dall’aumento a scaglioni dell’Irpef che però lascerebbe l’esenzione per i redditi inferiori ai 33.500 euro annui.
Posizioni distanti tra Democratici e Sel sulla vendita delle partecipate, compreso un ulteriore 10% di Sea che farebbe scendere Palazzo Marino sotto il 51%: per la Rozza «ragioniamo su cosa vendere, per noi non ci sono tabù, soprattutto quando s parla della vita dei cittadini in un momento di crisi». Farina ribadisce che «solo due mesi fa abbiamo siglato un patto per non scendere sotto il 51% in Sea e per noi è ancora valido». L’alienazione del patrimonio è legata ovviamente al piano di priorità e investimenti, con l’avvio di Area C il Comune ha un piano da 300 milioni di euro in 4 anni per rafforzare la M1 con l’acquisto di 30 nuovi treni (0 milioni ciascuno). «Abbiamo dato ampie informazioni - ha riferito a fine riunione Tabacci - le leve sono tre: fiscale, spending review e dismissioni, sembra che si vogliano accentuare i tagli alla spesa degli assessorati ma per farlo bisogna entrare in profondità e tutti devono collaborare. Sull’Imu ricorda che c’è «un ordine del giorno firmato dal Pdl che chiede di portare l’aliquota allo 0,2 quindi il Comune dovrebbe rinunciare a trasferimenti per circa 100 milioni.
Non applicare l’aliquota dello 0,4 fissata dal governo vuol dire farci tagliare i fondi equivalenti. Monti ha fissato delle cifre e dei provvedimenti e dobbiamo essere seri, l’alternativa è la Grecia». La ricetta della maggioranza attacca invece il Pdl Riccardo De Corato «è sempre la stessa, solo tasse».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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