Un poker di nuove voci arricchisce questanno il capitolo delle detrazioni dimposta per la formazione e listruzione. Gli sconti, tutti nella quota del 19% sugli importi ammessi, riguardano i contributi per riscattare la laurea, i canoni di locazione pagati dagli universitari fuori sede, i costi affrontati dai docenti per il proprio aggiornamento e le rette degli asili nido. Rispetto alle quali i genitori possono detrarre fino a 120 euro lanno per ogni figlio, su un massimale di spesa fissato in 632 euro. Se il pargolo è cresciuto e studia in ununiversità distante almeno 100 chilometri dal comune di residenza, il Fisco riconosce la detrazione per un importo non superiore a 2.633 euro; ciò vale anche per i canoni relativi ai contratti di ospitalità stipulati con collegi legalmente riconosciuti ed enti per il diritto allo studio, istituzioni senza fini di lucro e cooperative. E se il giovane ha conseguito il titolo di studio ed è ancora fiscalmente a carico, in attesa della prima occupazione e non ancora iscritto a una forma obbligatoria di previdenza, i genitori possono detrarre il 19% dei contributi versati per riscattarne la laurea. Negli altri casi i contributi vanno invece dedotti dallimponibile.
Uno sconto fiscale è riconosciuto pure ai docenti sulle spese sostenute nel 2008, fino a un importo massimo di 500 euro, per partecipare a corsi di formazione e aggiornamento. Nel medesimo capitolo delle detrazioni al 19% rientrano poi, senza alcuna modifica, le spese sia per la frequenza scolastica, sia per lattività fisica dei ragazzi.
Più «sconti» per la scuola, gli universitari e lo sport
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