«Cè un problema comune a tutta la zona 2, ai 134mila residenti: il diritto alla sicurezza ovvero la tutela della legalità e il rispetto delle leggi e tradizioni italiane». Questione che Barbara Calzavara ha speso negli ultimi cinque anni in vertici con lamministrazione comunale, provinciale e con la prefettura perché «è impensabile vivere sottassedio e nella paura». Certezza che il capogruppo uscente di Forza Italia - riconfermata con il voto per il consiglio di zona 2 - traduce anche «nella difesa e nellaumento del verde esistente».
Partiamo da questultimo impegno: qual è il futuro delle aree degradate della zona 2?
«Riqualificazione. È il prosieguo di una legislatura dove si sono gettate le basi per la creazione di nuovi parchi e per la sistemazione di aree che lasciate abbandonate aggiungono solo degrado al degrado».
Situazione che si tocca con mano lungo via Padova e nelle strade adiacenti, soprattutto dopo il primo ponte che divide larteria in due.
«Esistono etnie che ci danno problemi, i cinesi dallinizio della via e i nordafricani dopo il primo ponte. Come consiglio di zona è stato richiesto più volte lintervento delle forze dellordine, nel primo tratto di via Padova, contro lo spaccio in via Arquà e in via Clitumno. Lì, tra laltro, stanno per entrare in funzione delle telecamere che saranno collegate con la polizia municipale. Esperimenti messi a punto dallex assessore alla Sicurezza Guido Manca già attivo lungo via Anfossi e Pellegrino Rossi».
Ma residenti e commercianti non chiedono solo «tolleranza zero»...
«Offriamo agli immigrati anche solidarietà concreta e collaborazione. Basta sfogliare gli appuntamenti previsti dai centri di aggregazione giovanile spalmati sulla zona 2 per rendersene conto. Posso fare unosservazione?».
Prego
«Interpretare al meglio le esigenze dei cittadini non è impresa da poco, anche se abbiamo cercato di farlo al meglio e lo faremo ancora.
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