Piacciono di più i contanti: solo il 30% usa la card

da Milano

Bancomat e carte di credito sono nei portafogli di più di una famiglia su due, ma il contante resiste. Ogni mese, in media, escono in contanti 943 euro a famiglia, il 47,7% del totale delle spese. Si intravede una progressiva sostituzione degli strumenti di pagamento tradizionali, ma la tendenza è ancora timida. Lo shopping on line resta un’abitudine per pochi (8,9% delle famiglie) e le carte prepagate una rarità (2,2%). A fornire un quadro sugli strumenti di pagamento utilizzati dagli italiani è la Banca d’Italia, sui bilanci familiari del 2006.
Tra le tessere plastificate è il Bancomat quello più presente nei portafogli degli italiani (60,4%, con un aumento del 2% sul 2004). La carta di credito è meno diffusa (31,5%). Ma scomponendo le medie, si scopre che al Sud c’è una carta di credito ogni 6 famiglie. Poche anche quelle in mano agli anziani (il 14,9% delle famiglie con capofamiglia pensionato). E il dato crolla all’1,8% per chi è senza titolo di studio.
I contanti resistono meglio al Sud: se mediamente una famiglia italiana fa acquisti cash per il 47,7% delle proprie spese, al Sud la percentuale sale al 61,4%. Mentre percepire in contanti le proprie entrate, a partire dallo stipendio, «rappresenta una modalità tuttora molto diffusa». Anche se Bankitalia evidenzia al contempo che la busta con i soldi registra un calo e ormai il 74,5% delle famiglie percepisce le proprie entrate con un bonifico. Modalità però più diffusa nelle grandi città che nelle piccole; più al Nord che al Sud.
Ancora «esiguo», così lo definisce l’istituto di Palazzo Koch, il numero di pagamenti via web (l’8,9% nel 2006, in lieve crescita dal 7% del 2004).

Gli italiani non si fidano della rete: il 42% di coloro che navigano teme frodi nei pagamenti; il 37% invece non compra on line perché ritiene che la merce vada toccata con mano. E il remote banking? Più del 90% delle famiglie non sa cos’è.

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