Cronaca locale

«La piaga? Gli abusivi che spacciano birre»

«È andata bene, se fosse così tutte le notti vorrebbe dire che l’ordinanza del sindaco Letizia Moratti viene rispettata». Il vicesindaco Riccardo De Corato non ha dubbi.
Ma come, ci si aspettava una «strage» notturna e la prima multa solo ieri pomeriggio?
«Premetto che la prova del nove sarà a settembre, perché la maggior parte degli under 16 sono via coi genitori. Ma scopo del Comune non è segnare punti sul “multometro”, bensì educare i ragazzi e sensibilizzare le famiglie su un problema che inizia già a 12 anni. Se non si prendono provvedimenti a quell’età, a 20 produce effetti devastanti».
In compenso, i vigili hanno fermato tre venditori abusivi.
«E sono la vera piaga, dobbiamo continuare a intervenire pesantemente. Vendono alcol a metà prezzo e non chiederebbero i documenti neanche a un bimbo di 6 anni».
I ragazzini però almeno ieri saranno stati all’erta. Anche perché i 450 euro di multa arrivano a casa. Che succederà a settembre?
«In 10 giorni avevamo distribuito ai giovani 40mila volantini e dopo le ferie ripeteremo l’iniziativa per chi era in vacanza e non ha ricevuto il “messaggio”. I controlli saranno severi. Se le famiglie non sanno cosa fanno i figli lo scopriranno dal verbale. Di solito chi beve già a 13-14 anni appartiene a famiglie di ceto medio-alto, ragazzi sani a rischio di devianza. Bisogna intervenire in tempo».
Alcol, droga, prostituzione: un boom di ordinanze da novembre. L’impressione però è che poi i controlli scarseggino.
«Questi strumenti non vogliono avere valore punitivo ma educativo. Se mancano interventi legislativi da parte di governo e Parlamento, spetta al sindaco rispondere alle richieste che vengono dai cittadini. Ma non bisogna aspettarsi che i reati svaniscano. Sono una pezza su un buco enorme: se non interviene la legge, sono fini a se stesse, non si risolve il problema».
Ma servirebbero più agenti?
«L’impegno di polizia, carabinieri e vigili non manca, ma hanno anche obiettivi più pesanti da perseguire. Conosciamo la mappa del rischio e almeno 180 strade dove c’è prostituzione, che non è reato, ma non possiamo mandare ogni giorno vigili.

Ribadisco, ci vogliono leggi, senza la certezza della pena persino gli agenti si demotivano a fermare 50 volte la stessa persona che torna subito a piede libero».

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