Il piano case passa nonostante l’opposizone

L’opposizione le prova tutte, fa battaglia in aula per più di tre ore, ma non riesce a bloccare il piano triennale delle Opere pubbliche 2005-2007 approvato ieri dal consiglio comunale con 26 voti a favore. Vuol dire via alla costruzione di almeno 1.200 alloggi di edilizia residenziale a partire da gennaio: in via Senigallia, Ovada, Civitavecchia, Gallarate, Cogne, degli Appennini, del Ricordo, Giambellino. Ma il piano, che riguarda interventi per circa 216 milioni, finanzia anche il primo lotto della linea 4 della metropolitana, il prolungamento della Paullese, gli interventi di ripavimentazione in Galleria, la riqualificazione di piazza Ohm, opere di manutenzione nelle scuole.
«Solo per gli alloggi di edilizia residenziale - spiega l’assessore all’Urbanistica Gianni Verga - investiremo 180 milioni di euro. E, come avevamo promesso, le risorse ricavate dalle privatizzazioni ci consentono di realizzare nuove abitazioni e recuperare il patrimonio culturale».
Il presidente della Commissione Lavori pubblici, Fabrizio De Pasquale (Fi), sottolinea che «partirà subito la costruzione di nuovi alloggi popolari. Ora è importante che Aler e Comune seguano la linea proposta dal premier Silvio Berlusconi e permettano ai milanesi di riscattare un patrimonio di alloggi e box a basso prezzo».

Il vicesindaco Riccardo De Corato critica l’opposizione: «A parole ogni giorno dice di volere case popolari, poi in aula fa l’esatto contrario e vota contro una delibera che permetterà in tempi brevissimi di realizzare alloggi moderni destinati a ceti deboli».

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