Si conosceranno entro una decina di giorni le decisioni della commissioni incaricata di individuare le aree in cui sorgeranno i nuovi campi nomadi. Lo ha detto il prefetto Gisueppe Pecoraro che ieri, dopo aver incontrato il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ha annunciato che comunque «le aree non verranno mai svelate fino a quando non saranno certe» e si è detto possibilista sullipotesi di utilizzare camping dismessi, perché «in quel caso potremmo usufruire dei servizi primari che già esistono». Da parte sua Alemanno ha sottolineato che «il piano nomadi va avanti, il prefetto sta per riferire al ministro e quindi si sta procedendo nei tempi previsti». Lasciando il Campidoglio, il sindaco ha spiegato che «tra breve ci sarà la definizione delle aree» ma «le buste che contengono le proposte non sono state ancora aperte».
Il presidente della Commissione sicurezza del Comune di Roma Fabrizio Santori si augura «che vengano rispettati tutti i necessari criteri da sempre richiesti dal consiglio comunale realizzando i nuovi insediamenti lontano dai centri abitati e da altri campi nomadi regolarmente autorizzati, onde evitare che singole zone debbano sopportare un numero troppo elevato di presenze». «I campi - aggiunge Santori - dovranno essere controllati, gli abitanti dovranno essere riconosciuti sia quando entreranno nelle strutture che quando ne usciranno per evitare lintrusione di estranei e laumento non autorizzato dei residenti. È previsto che le aree siano controllate con perimetri precisi.
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