Piano regolatore, coalizioni spaccate

È iniziata ieri con la relazione dell’assessore all’Urbanistica Roberto Morassut la discussione in consiglio comunale sul nuovo piano regolatore. L’iter si profila lungo e incerto ed in entrambi gli schieramenti le posizioni sono decisamente articolate. Nel centrosinistra al generale consenso e alla volonfa da contraltare la voce prudente di Rifondazione comunista («Non possiamo dire di sì a un Prg qualunque») mentre il coordinatore della maggioranza Silvio Di Francia annuncia la volontà di giungere alla «maggiore convergenza possibile». È più o meno anche la tesi di An, che per voce del ministro Alemanno, ieri nell’aula Giulio Cesare, parla di «piano condiviso, che tenga conto delle nostre proposte».

Ma c’è anche chi annuncia lotta dura: sono l’Udc e Forza Italia, per cui il piano così com’è non va. «Mancano le cubature per l’edilizia popolare», denuncia il capogruppo dell’Udc Gianfranco Bafundi. «Non prevede alcuna strategia per la città», rincara la dose il candidato sindaco di Forza Italia Alfredo Antoniozzi.

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