Piano regolatore culturale, Galeota accusa la giunta

Il presidente della commissione: «Schede consegnate tardi, un comportamento offensivo»

Sul piano regolatore culturale scoppia la polemica tutta interna al Campidoglio tra la commissione cultura e la giunta. Motivo del contendere, i ritardi di alcuni assessorati nel rispondere alla richiesta di collaborazione da parte della commissione presieduta di Pino Galeota per creare una mappatura degli spazi pubblici esistenti che potrebbero essere riconvertiti o meglio utilizzati. «A febbraio - ricorda Galeota - abbiamo inoltrato una richiesta al gabinetto del sindaco e ai vari assessorati competenti, ma abbiamo ricevuto la scheda di soli 23 spazi sugli oltre 70 esistenti». Il termine massimo per la compilazione della scheda e per la nascita del piano regolatore culturale era il 18 maggio scorso. Ma la «latitanza» degli assessorati è andata avanti ben oltre la scadenza. «Alcune schede - nota Galeota - sono arrivate solo quando è stata resa nota la conferenza stampa. Questo metodo offende il nostro lavoro».

Tra le pecore nere gli assessori Roberto Morassut (Programmazione e pianificazione del territorio) e Dante Pomponi (Politiche del lavoro e della formazione), distintisi per una consegna last minute delle schede. Forse, prima di mettere sul tavolo progetti troppo ambiziosi, bisognerebbe imparare la semplice arte della comunicazione e della collaborazione tra uffici.

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