Termovalorizzatore, Palazzo Isimbardi ingrana la retromarcia. I milanesi non saranno costretti a subire la visione di strade e di piazze in discariche a cielo aperto. Lo garantisce Bruna Brembilla, assessore provinciale allAmbiente, che dalla Regione non vuole farsi bocciare il piano provinciale dei rifiuti.
Già Massimo Buscemi, assessore lombardo alle Reti, aveva assicurato che quel piano sarebbe «tornato al mittente» se dentro non avesse trovato «traccia di quel termovalorizzatore, di cui Verdi insieme a Comunisti e Rifondazione hanno imposto a Filippo Penati la cancellazione».
«Tranquilli, non cè alcun rischio» rassicura Bruna Brembilla: «Mi sembra che sul piano rifiuti ci sia stata uneccessiva drammatizzazione. La giunta provinciale guidata da Filippo Penati si è limitata ad accogliere un emendamento di parte della maggioranza. Con questo piano provinciale dei rifiuti si rafforza lobiettivo dellautosufficienza e non si realizzano un numero maggiore di termovalorizzatori oltre gli attuali».
Domanda: fuori dal giochino linguistico, «non realizzazione di un numero maggiore di impianti oltre gli attuali», vuol forse dire che quelli «attuali» si possono consolidare? «Vuol dire che non ci sarà un impianto in più se non la possibilità di ampliare, consolidare quelli esistenti». Traduzione con un esempio: dove oggi sorge Silla2, secondo lassessore della giunta Penati, potrà nascere anche Silla3 ma, attenzione, in quel sito già definito e già operativo e, comunque, ogni potenziamento dovrà essere previsto dal piano provinciale dei rifiuti. Condizioni che, naturalmente, continua lassessore Brembilla, «potranno o meno essere modificate»: «Ci sono quarantacinque giorni a disposizione per presentare osservazioni al piano. Possibilità concessa a tutti i soggetti interessati e, logicamente, pure allazienda municipale servizi ambientali (Amsa), che sul Giornale critica pesantemente la revisione del nostro piano provinciale dei rifiuti. Critica sottoscritta anche dallex presidente Amsa e oggi assessore comunale Maurizio Cadeo.
E mentre Bruna Brembilla segnala che «questa linea» è quella condivisa «al cento per cento sia dal presidente Penati che dal segretario del mio partito, Franco Mirabelli», Forza Italia si prepara alla battaglia consiliare nellaula di via Vivaio: «Sappiamo che Milano ha bisogno di un impianto per la trasformazione dei rifiuti in energia e in riscaldamento, ma escluse le note finora apparse sulla stampa non abbiamo ancora preso visione del piano firmato dallassessore Brembilla.
Piano rifiuti, retromarcia di Penati
Lassessore Brembilla ammette: «Sarà possibile ampliare i termovalorizzatori»
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