Verd i e tecno, grazie alle infinite applicazioni delle immagini in digitale e alla varietà dei prodotti finiti, le «nuove» piastrelle si prestano a essere personalizzate modellandosi ai gusti dei clienti. Il made in Italy riesce anche a dettare i gusti e a dettare le tendenze dell'arredo, grazie al lavoro dei designer che si affianca a quello dei tecnici. Quanto si vedrà al Cersaie prenderà il largo per il resto del mondo, «perché è qui in Italia che da 50 anni si producono le migliori piastrelle del mondo, per qualità stile e creatività, e Cersaie è la nostra punta di diamante», afferma Enzo Mullaroni presidente del Gruppo Del Conca da trentanni tra i top player del settore. La certificazione è ormai un must di ogni azienda che con orgoglio ne fa quasi un marchio di qualità e riguarda sia il ciclo produttivo che il prodotto finale. «Piastrelle completamente riciclabili, composte da un principio attivo che riesce ad aggredire i batteri e massimizza le caratteristiche di igiene e alta lavabilità che da sempre caratterizzano il prodotto, a volte i prodotti finiti sempre mantenendo l'alta qualità sono realizzati utilizzando i materiali di scarto produttivo di altre aziende» spiega ancora Mullaroni anticipando quanto si vedrà in fiera a Bologna. La creatività italiana che ha creato finora il valore aggiunto delle "Ceramics of Italy" non smette di inventare e di innovare anche ripescando dalla tradizione: «Le nuove tendenze vedono un ritorno ai colori e alle atmosfere dei materiali tradizionali naturali come pietra e legno» conclude Mullaroni «senza voler imitare ma fornendo un prodotto molto più efficiente e altrettanto bello». La linea è condivisa anche al di fuori del concentramento di Sassuolo, in Umbria il Gruppo Tagina guidato da Mario Moriconi ricorda i passi avanti che si stanno facendo grazie alle nuove tecnologie. «L'uso delle immagini digitali e le loro infinite applicazioni - spiega Moriconi - hanno allargato e reso più sofisticata la gamma di prodotto. La tecnologia digitale offre indubbiamente evidenti vantaggi in termini di economie sui consumi e di sostenibilità ambientale - continua Moriconi ma soprattutto consente ai ceramisti di realizzare in linea piastrelle non ripetitive che fino ad ora sono state l'obiettivo della competizione e la fonte del successo dei produttori più impegnati in ricerca e innovazione» conclude il titolare di Tagina.Tuttavia il rischio di far tutto in serie omologando i prodotti non sembra aver presa tra le nostre aziende: «La perfezione "fotografica" della lavorazione digitale potrebbe disincentivare la ricerca e portare a una omologazione sterile- avverte ancora Mario Moriconi - ma, fortunatamente, tale tecnologia viene continuamente e incessantemente personalizzata con la fantasia, con piccole e grandi invenzioni,con instancabile ricerca, con i diffusi "saperi" del mestiere, dai creativi e dai tecnici delle singole aziende del Made in Italy».
Le piastrelle oggi diventano più colorate: «Abbandonato il minimalismo esasperato dominante per qualche anno, ritornano in voga i decori e i mosaici che si affiancano ai grandi pannelli» conclude Moriconi, convinto come tutti gli imprenditori del settore, che le belle piastrelle arredino già di per sé.Piastrelle sempre più ecologiche e tecnologiche
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