Milano si guadagna la palma di miglior piazza del Vecchio Continente: l'indice Ftse Mib segna un +2,07% tornando sopra quota 15.000, a 15.046 punti, All Share a a +1,71%. Per Piazza Affari una giornata brillante, iniziata però su basi assai volatili, con continui cambi di direzione. In mattinata la svolta decisiva con l'ok del Bundestag al rafforzamento dei poteri del fondo Efsf; la decisione, pure attesa, ha comunque risollevato gli animi convincendo gli operatori a tornare sul mercato acquistando i bancari. Dopo la metà seduta buone notizie anche da oltreoceano, con il dato sul Pil del secondo trimestre rivisto al rialzo oltre le previsioni, e il calo dei sussidi di disoccupazione settimanali. Indice in ascesa fino a un massimo del +2,9%, di riflesso anche al buon andamento di Wall Street, poi limatura nel finale. Bene i bancari,, soprattutto i big Unicredit (+6,04%) e Intesa (+5,88%), rialzi anche per Monte Paschi (+3,34%). Bpm realizza un +3,99%, sulle voci che chiamano in causa un altro potenziale investitore, il fondo Clessidra, pronto a partecipare all'aumento di capitale. Tra gli altri finanziari Unipol guadagna il 4,94%, Mediolanum il 4,35%, Azimut il 2,29%. Seduta positiva per Telecom (+4,92%) spronata dalla conferma dei target 2011 giunta ieri. Nell'energia Enel +2,58%, Eni +1,45%, Edison a +1,89% dopo che anche da Delmi è venuto l'ok alla ripresa del negoziato con Edf per il riassetto di Foro Buonaparte. Fiat chiude con un +1,49%, Pirelli a -1,74%. Sul resto del listino male Safilo (-8,72%) che oggi ha presentato il piano industriale senza poter però dare conferme sul rinnovo dell'importante accordo di licenza con Armani.
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