Chiude in leggero rialzo la Borsa di Milano, al termine di una seduta partita in negativo e caratterizzata da estrema incertezza e continue oscillazioni. Il Ftse Mib archivia un +0,21% a 20.412 punti e l'All Share +0,17% a 20.974 punti. La giornata è stata caratterizzata dalle attese prima per la decisione della Bce, che ha lasciato i tassi invariati al minimo storico, e poi per una serie di dati macro dagli Usa: indicazioni positive sono arrivate dall'immobiliare e sull'occupazione, meno sul fronte della produttività, scesa nel secondo trimestre. In calo gli scambi, a 2,1 miliardi di controvalore. A Milano, tra le migliori in Europa, dopo il rialzo di ieri, continua il recupero dei bancari, guidati dallo scatto di Mps(+3,17%): Intesa Sanpaolo +0,32%, Unicredit +0,36%, Banco Popolare +1,32%. Tra gli altri finanziari Sulla parità Azimut (ieri protagonista di un balzo di circa il 6%), Mediolanum -0,49%, tra gli assicurativi debole Fonsai (-0,13%) e, fuori dal Ftse Mib, la controllante Premafin (-3,78%). Balzo di Impregilo (+2,9%), spinta al recupero dai minimi di fine agosto dalle attese per nuove commesse in Libia. Bene anche Italcementi (+3,08%) mentre, nel settore costruzioni, Buzzi soffre (-0,34%) dopo il declassamento a «underperform» incassato da Bnp Paribas. In evidenza Fiat (+2,59%) nonostante il calo delle immatricolazioni in agosto; nel settore, sale anche Pirelli (+1,48%). Contrastati gli energetici, con Eni +0,31%, Enel +0,32%, Saipem -0,75% e Tenaris -0,29%. In controtendenza Telecom (-1,46%) tra telecomunicazioni deboli in tutta Europa; Fastweb, protagonista di un rally alla vigilia, perde l'1,2% dopo che la controllante Swisscom ha negato di avere preso decisioni in merito all'acquisto delle quote di minoranza. Segni negativi nel lusso (Luxottica -1,85%, Bulgari -0,33%); bene Mediaset (+0,69%), Cir lima lo 0,07%, Autogrill -1,48%.
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