L'incertezza di Wall Street, in seguito alla diffusione di dati sui prezzi Usa che possono dare adito a timori di una nuova fase inflazionistica, ha tenuto a freno anche i listini europei che, dopo una giornata in prevalenza negativa, chiudono in lieve calo. Rimanendo sui dati Usa, comunque, quello negativo relativo ai prezzi è stato in parte compensato, nel finale, dall'andamento della produzione industriale negli Stati Uniti, salita a novembre più delle attese. A piazza Affari, in particolare, le perdite sono molto contenute e il Ftse Mib lima lo 0,15%. Anche oggi i volumi sono molto ridotti (1,7 miliardi di controvalore) e l'attività è influenzata dalle vicine scadenze tecniche di fine anno. A tenere alta la media ci pensa l'andamento dei titoli petroliferi, con Eni che sale dello 0,7% e Saipem dello 0,49%, in linea con la buona performance internazionale dei titoli legati al settore delle materie prime. Fra i bancari, i forti ribassi di Unicredit (-1,31%) e Bpm (-2,82%) sono controbilanciati dall'andamento stabile di Intesa Sanpaolo (+0,08%) e Montepaschi (-0,08%) che ieri hanno annunciato l'accordo sugli sportelli. Limata la quotazione di Fiat (-0,19%) che contiene l'entusiasmo dopo i dati positivi sulle immatricolazioni di auto in novembre; fra gli energetici vanno bene i titoli delle «utility», a partire da A2A in rialzo del 2,24%: anche in questo caso, come in molti dei rialzi più interessanti, c'era in origine il miglioramento del giudizio d parte delle società di rating: è il caso ad esempio di Atlantia (+0,62%). Bene ha chiuso anche Mondadori (+2,52%), come Luxottica (+0,74%).
Le Borse estere.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.