Mancano strutture ospedaliere per ricoveri prolungati, oltre a test e farmaci. Ci sono ritardi medi di tre mesi nella diagnosi, oltre a trattamenti scorretti. Sono questi, secondo gli esperti, i problemi principali del controllo della tubercolosi in Lombardia. Tanto che in vista della Giornata Mondiale per la lotta alla Tubercolosi (24 marzo), Milano è diventa da ieri la principale protagonista della campagna di informazione e raccolta fondi «Le Suoniamo alla Tubercolosi».
Scopo delliniziativa, promossa dallAssociazione Stop Tb Italia e dalla Fondazione Lilly, è sensibilizzare i cittadini sugli aspetti della malattia, dalla prevenzione alla cura, ai possibili contagi, ma anche di raccogliere fondi per Gugulethu, baraccopoli di Città del Capo, dove la Tbc uccide ogni giorno. In Lombardia la malattia colpisce mille persone, di cui 300 a Milano: sono soprattutto extracomunitari, passati dal 22% al 43% dei malati in pochi anni anche a causa delle condizioni disagiate in cui vivono, con possibili contagi per le famiglie che danno lavoro a colf e badanti straniere.
Ieri, con un gazebo in Piazza, è iniziata la distribuzione di materiale informativo e del libro «Lospite indesiderato.
Piazza Castello Lotta alla tubercolosi, parte la campagna di sensibilizzazione
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