Cronaca locale

Piazza Cordusio Deraglia l’ennesimo tram

(...) Nell’occasione il contrattempo si risolve in pochi minuti, il conducente innesta la retromarcia e miracolosamente le ruote tornano sui binari.
Il terzo episodio è capitato ieri intorno alle 15.40. Un tram «Sirio», acquistato recentemente dall’Azienda, stava spingendo un «648», un vecchio mezzo di tre carrozze rimasto in panne in via Ponte Vetero e per questo agganciato e spinto verso il deposito. Appena usciti da via Broletto, c’è subito una curva a gomito verso destra e poi un’altra, altrettanto brusca a sinistra per imboccare via Orefici: appunto la «Fossa delle Marianne» per i tram milanesi.
Al Sirio è bastata la prima curva per deragliare. Grossi problemi perché in quel punto si incrociano una decina di linee. Per prima cosa l’Atm ha provveduto a deviare i numerosi mezzi in circolazione, utilizzando i binari di foro Buonaparte. Nel frattempo i tecnici dell’Azienda iniziavano le operazioni per sgomberare la sede stradale. Per prima cosa un altro tram recuperava e rimorchiava il mezzo in panne. Poi gli operai si sono messi al lavoro per alzare il Sirio con i martinetti, infilare delle lastre di metallo, quindi spingere la carrozza fino a farla rientrare nella sua sede. Operazioni terminate intorno alle 17.15.
«Questo deragliamento - ha precisato l’Atm - è dovuto al fatto che il Sirio è più leggero del tram che stava spingendo. Imboccata la curva, il mezzo che precedeva ha fatto resistenza, e le due spinte contrapposte hanno fatto uscire le ruote dai binari».
Cose che capitano, ma perché con questa regolare cadenza?
«Coincidenze - risponde l’Atm -. Bisognerebbe valutare caso per caso. Una volta può essere un sasso sui binari, un’altra volta l’errore umano. Mentre escludiamo tassativamente l’usura delle rotaie che vengono controllate periodicamente e in particolare dopo un incidente. Teniamo presente che in quel punto ci sono una serie di scambi e incroci, dove transitano le linee 1, 2, 3, 12, 14, 16, 19 e 27.

È una questione “di numeri”: più mezzi circolano, più è probabile il deragliamento».

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