Piazza Duomo violentata, mai più maxischermi

La pulizia dell’Amsa è iniziata alle 8, quando gli ultimi tifosi sono andati via, ed è rimasto un tappeto di rifiuti. Insieme ai resti di una notte di festeggiamenti ed eccessi seguita alla vittoria interista a Madrid: cestini divelti, cocci di vetro infilati ovunque, siepi distrutte. E poi, quei sanitari che erano stati messi a disposizione del pubblico e che sono stati distrutti, selvaggiamente. Ci vorranno tre giorni di lavoro straordinario per pulire la città - fanno sapere dall’Amsa -, sicuramente fino a domani, ma è possibile che si vada anche a mercoledì. Quasi ininterrottamente, giorno e notte. È la prima volta che succede una cosa del genere.
Intanto il trattamento subito dal Duomo e dal suo sagrato ha suscitato indignazione e proteste. La Veneranda Fabbrica del Duomo, la Sovrintendenza, diversi intellettuali hanno protestato. Ma anche dall’amministrazione comunale sono arrivate prese di posizione su quello che a molti è parso lo sfregio di un luogo che ha grande valore simbolico, religioso e turistico per la città.

L’assessore all’Ambiente, Paolo Massari, ha parlato di un centro-città «violentato», di un «bollettino di guerra», sebbene i danni fossero ancora incalcolabili ieri.
E anche la Curia, seppure con la consueta prudenza, ha fatto trapelare la sua delusione per l’assalto a cui la cattedrale è stata sottoposta, a colpi di petardi, falò, bivacchi: «Una amara lezione».

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