La picchia per violentarla: preso rapinatore egiziano

Cinquantenne aggredita in un parco di zona Corvetto in pieno giorno

La picchia per violentarla: preso rapinatore egiziano

Un agguato in pieno giorno, in un parco pubblico, veloce e violento. Una donna, gettata a terra e colpita con forza più volte. Picchiata e derubata. Un incubo che non finisce così. Perché, subito dopo, il tentativo di violenza sessuale interrotto solo dalle grida della vittima. Che ha resistito, costringendo il suo aggressore a darsi alla fuga. Un «fantasma» fino a venerdì scorso, giorno dell’arresto.
Poco più di due settimane di indagini serrate condotte dagli agenti della Squadra mobile, coordinati dal pubblico ministero Roberta Brera, al termine delle quali è stato fermato un egiziano di 23 anni con l’accusa di rapina e violenza sessuale. In tasca gli hanno trovato il telefono cellulare della vittima, che durante i giorni della «latitanza» l’uomo ha più volte utilizzato.
Accade tutto nel giro di pochi minuti, il 20 novembre scorso. È martedì, primo pomeriggio. Una donna di 50 anni è a passeggio in un piccolo parco in zona Corvetto, alla periferia sud-est di Milano. All’improvviso si sente strattonata alle spalle. È un ragazzo extracomunitario che la butta a terra con violenza, la colpisce ripetutamente, le strappa di dosso la borsa dove la signora tiene i soldi e il cellulare. Poi - prima di andarsene - inizia a toccarla e cerca di abusare di lei.
Ma non ne ha il tempo. Perché la 50enne grida e cerca di divincolarsi dalla presa dell’egiziano, perché è pieno giorno e a quell’ora di gente in giro - nonostante la zona non sia centrale - ce n’è parecchia, e le urla rischiano di attirare l’attenzione dei passanti. Così l’aggressore si dilegua, lasciando la sua vittima a terra, segnata dai lividi e dalle escoriazioni.
Immediatamente viene presentata una denuncia alla polizia. La 50enne fornisce una sommaria descrizione del ragazzo. È poco, ma può bastare. Gli agenti della Mobile iniziano a lavorare. Diciassette giorni durante i quali - per non compromettere gli sviluppi dell’indagine - non trapela alcun dettaglio della vicenda. Il sospettato viene individuato nei primi giorni di dicembre. Poi, l’arresto.
L’egiziano è fermato venerdì scorso. Gli agenti lo trovano lontano dal parco di Corvetto in cui si era consumata l’aggressione.

Viene portato a San Vittore, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. E, ieri, il giudice Paola Belsito ha confermato la misura cautelare. Davanti al magistrato, l’egiziano ha fatto parziali ammissioni. Ha confessato la rapina, negando invece la violenza sessuale.

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