Alberto Vignali
da La Spezia
Non si giocherà domenica al «Picco» il derby ligure Spezia-Genoa, seconda contro prima in classifica. Già nella riunione tenutasi ieri al Viminale l'Osservatorio del Ministero degli Interni aveva definito la gara a rischio 3. «La carenza strutturale dell'impianto - ha detto il presidente dell'osservatorio, Francesco Tagliente - e il forte rischio ambientale per un incontro decisivo per la promozione in serie B, hanno portato l'Osservatorio all'unanimità a consigliare che il match si svolga in campo neutro». Una conferma che è arrivata nel pomeriggio dopo un lunghissimo vertice in prefettura (iniziato poco prima delle 17 e concluso quasi alle 22) dove si è deciso di rinviare il match, mentre all'esterno quasi trecento tifosi spezzini mettevano in atto una sentita azione di protesta occupando piazza e strada, poi culminata in tarda serata con alcuni tafferugli dopo che la stessa prefettura era stata bloccata. Dopo le 21 è uscito il segretario dello Spezia, con aria truce: «Ci sono due posizioni, sono allibito». La posizione di società e tifosi però era chiara: «Sul campo neutro non giochiamo, piuttosto prendiamo i tre punti di penalizzazione». Così, durante il «dibattito» lindirizzo è mutato su unipotesi maggiormente percorribile: si potrebbe giocare a Spezia, in turno infrasettimanale e nel primo pomeriggio, probabilmente martedì o mercoledì prossimo. Per sapere se verrà dato ufficialmente il sì al Picco bisognerà attendere il via libera del Viminale: «Chiederemo - spiega la società - adeguate misure di sicurezza per giocare a Spezia. Ci sentiamo sconfitti da questa decisione». La Prefettura dopo la notizia del rinvio della gara è stata bloccata da duecento irriducibili e ci sono stati anche momenti di alta tensione. Eppure erano tre mesi che le forze dell'ordine si stavano preparando, riunione dopo riunione, ma il rischio è stat0 giudicato troppo alto, anche prevedendo una città blindata e praticamente divisa in due. Così la partita Spezia-Genoa, almeno domenica, non ci sarà. Si parlava di oltre 700 uomini in arrivo da reparti mobili e battaglioni e di container sistemati lungo la strada ed il posteggio per creare un muro tra le tifoserie. Ma negli ultimi giorni la situazione è cambiata. Il rischio era che alla Spezia giungessero molti più sostenitori rossoblù di quanti ne può ospitare il «Picco».
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